Donald è il signor Attento a casa, ma al lavoro, è un continuo pericolo. Ha a che fare con una punzonatrice, vernice infiammabile, un nastro trasportatore, indumenti larghi, una chiave inglese e altri problemi.

In questo nuovo capitolo dell'epica saga di "Maze Runner", tratta dalla trilogia di romanzi di James Dashner, Thomas (Dylan O'Brien) e i suoi compagni dovranno affrontare la sfida più grande: trovare nuovi indizi sulla misteriosa e potente organizzazione nota come WCKD. Il loro viaggio li porterà nella Zona Bruciata, una landa desolata piena di ostacoli inimmaginabili. Con l'aiuto della resistenza, si troveranno ad affrontare la potentissima WCKD e sveleranno gli sconvolgenti piani che aveva in serbo per loro.

Tasya Vos, un'assassina aziendale d'élite, usa la tecnologia degli impianti cerebrali per prendere il controllo dei corpi di altre persone per porre fine a obiettivi di alto profilo. Mentre sprofonda nel suo ultimo incarico, Vos rimane intrappolata in una mente che minaccia di cancellarla.

Un professionista dal reddito modesto sposa un'indossatrice che, per continuare l'esistenza lussuosa alla quale è abituata, riprende a lavorare di nascosto dal consorte. Lui scopre tutto e vuole divorziare. Poco tempo dopo, per riconquistarla, accetta un lavoro estremamente pericoloso; la moglie, che lo ama ancora, riesce a impedirglielo e torna al suo fianco.

Timothy, cognato del "pulitore di finestre" Sìd, apprende dal medesimo che tale mestiere è una specie di biglietto da visita per accedere alle case private ove donne compiacenti - madri, spose, ragazze, came-riere, ecc. - si prestano per i più sbrigliati amplessi e giochi erotici. Incamminatesi sulla stessa strada, Timothy per l'innata timidezza non ottiene il successo di Sid che è erotomane e smaliziato. Ciò nonostante, innamoratesi di una ragazza-poliziotto e figlia d'un ispettore, si salva a stento dal matrimonio e, mentre il cognato è degente all'ospedale, si mette a dirigere l'azienda, erudendo un volonteroso coetaneo sulle meraviglie della professione.

I protagonisti di Djinn Tonic sono Simone – Guglielmo Favilla – un giovane precario senza più aspirazioni, e il Djinn del titolo – Francesco Pannofino – un genio della lampada dei tempi antichi ridotto ad esaudire desideri in uno squallido ufficetto di periferia. Il primo vuole un lavoro, il secondo vuole solo portare a termine il suo, di lavoro, e strappare più desideri possibili a Simone per ottenere altrettanti anni di vita. Entrambi i personaggi scappano da una crisi: il primo da quella economica, più prosaica, tipica dei nostri tempi, e il secondo da una “crisi dell’immaginazione” che forse è la conseguenza della prima.