Jason Bourne è tornato. La sua angoscia è sempre alimentata dal bisogno di sapere chi e perché lo ha trasformato in una macchina per uccidere cancellandone l'identità. A questo si aggiunge il desiderio di vendicare la morte della sua compagna. Il teatro dell'azione è estremamente vario: da Mosca a Londra, da Torino fino a Tangeri passando per la Spagna fino a un epilogo che dovrebbe essere programmaticamente destinato a chiudere la trilogia.

Un dispositivo ultra segreto del tipo Atac affonda la nave spia inglese St. Georges al largo della Grecia. Un archeologo britannico riesce a localizzarlo, ma viene assassinato. La sua giovane figlia Melina, desiderosa di vendetta, si unisce a James Bond, incaricato dell'operazione di recupero. Un lavoro rischioso, come sempre, all'insegna dell'imprevisto, degli inseguimenti mozzafiato, degli agguati mortali, degli spostamenti intercontinentali: dalle Bahamas a Cortina alle assolate spiagge greche. Al centro dell'intrigo c'è un miliardario greco, certo Kristatos, di cui Bond, con la bella Melina e un contrabbandiere di nome Columbo, deve espugnare la villa bunker. Naturalmente non mancano i russi che, a loro volta, sono sulle tracce del dispositivo e non intendono certo tirarsi indietro.

Il magnate delle televisioni Elliott Carver, con l'affondamento di una nave inglese e un jet cinese, vuole far scoppiare un conflitto del quale avere l'esclusiva. James Bond ha quarantott'ore per sventare il progetto.