Con Film blu è il più riuscito della triologia di Kieslowki. Se in quello prevalevano la fotografia e le tinte forti, qui fanno da padroni la semplicità e il quotidiano. Anche se nel finale il regista cade nei simbolismi e nelle metafore. Una modella salva la vita a un cane, investito da un'auto. Il padrone dell'animale è un giudice in pensione, cinico, che ascolta le telefonate dei vicini. Se prima usava lo spionaggio telefonico (già esplorato da Coppola in La conversazione) per lavoro, ora lo fa per vizio. La ragazza è disgustata dal comportamento dell'uomo, ma allo stesso tempo non può fare a meno di frequentarlo. Il giudice, comunque, si costituisce e instaura un rapporto di confidenza con la ragazza. Quando i due si lasceranno amichevolmente la ragazza conoscerà uno studente in legge, che prende idealmente il posto del giudice.

Cowboy texano arriva a New York deciso a fare soldi con le donne ma passa brutte esperienze e un duro inverno con Ratso Rizzo, italoamericano zoppo e tubercolotico. Cinedramma patetico su una strana amicizia che sboccia come un fiore nel fango di Manhattan. Ebbe 3 Oscar: film, regia, sceneggiatura (Waldo Salt, da un romanzo di James Leo Herlihy). Per Hoffman, piccolo grande uomo, soltanto una nomination; la ebbe anche Voight. Fu per entrambi il 3° film e il definitivo lancio come star. Grande successo anche per la canzone “Everybody's Talkin'” di Fred Neil, cantata da Henry Nilsson.

Il giovane Ludwig, re di Baviera, ha un progetto ambizioso: essere, per i suoi sudditi, un monarca illuminato sul modello dei regnanti rinascimentali. Ospita Richard Wagner, fa costruire un teatro per rappresentare la sua musica, quel sogno di "opera d'arte totale" del musicista ormai privo di scrupoli. Ludwig, emarginato dal governo e disilluso dal tradimento di Wagner, inizia un'esistenza da esteta decadente, tossicodipendente innamorato del bello e amante dei suoi camerieri.

Il trovatello Heatchliff, dopo la morte del padrone di casa che l'aveva adottato, viene relegato alle cucine dal figlio primogenito. Finisce così anche l'amore che lo legava alla sorellastra Cathy. Heatchliff fugge. Tornerà dopo diversi anni, ricco e nuovo padrone della dimora.

Il film racconta gli ultimi giorni del regista James Whale, ad Hollywood (nel 1957), fino al suo suicidio. Evoca anche le sue creazioni, come il famoso Frankenstein, la sua partecipazione alla prima guerra mondiale, il suo interesse per la pittura, la sua vecchiaia, attraverso lo sguardo di Clayton Boone, il suo nuovo giardiniere di cui si è invaghito.

Stephen McCaffey è il comandante della squadra più efficiente del corpo dei vigili del fuoco di Chicago. Brian, il fratello minore di Stephen, è respinto ed affascinato dal fuoco, perché ha perso il padre - che era pompiere - in un incendio: nonostante questo anche lui segue le orme paterne ed entra nella stessa squadra del fratello. Al suo primo incendio, però, Brian è terrorizzato e l'unica cosa che riesce a fare è salvare un manichino e per questo viene deriso dai colleghi. Nel frattempo in città gli incendi e le vittime aumentano in modo incredibile e Ronald Bartel, un piromane rinchiuso in carcere che ha fatto del fuoco la sua filosofia di vita, intuisce che dietro a tanti incendi ci sia una mente criminale...

A Jersey City, appena dopo il ponte, il diciannovenne Shane è riuscito a entrare nel mitico Studio 54 creato dall'imprenditore Steve Rubell verso al fine degli anni Settanta. All'interno della discoteca il ragazzo trova un lavoro e nuove amicizie: Greg, un inserviente che sogna di fare soldi come barman, sua moglie Anita, una guardarobiera che aspira a sfondare nella discomusic e Julie, una diva delle soap opera che incarna la ragazza dei suoi sogni.