Un gruppo musicale arriva in Israele, ai nostri tempi, per mettere in scena un'opera rock ispirata ai fatti del Vangelo. Sugli sfondi veri dove gli eventi si sono svolti, gli attori raccontano a modo loro, cantando e ballando, gli ultimi giorni di Gesú Cristo fino alla crocifissione. I principali episodi evangelici della Passione di Cristo sono: l'entrata trionfale in Gerusalemme, la cacciata dei profanatori dal tempio, la congiura dei Sommi Sacerdoti, l'ultima cena, il tradimento di Giuda, lo spergiuro di Pietro, il Signore giudicato presso il Sinedrio, Pilato condotto davanti a Erode, la Crocifissione.
Giovane bibliotecaria è lanciata come modella grazie a un fotografo di moda, di lei innamorato, che deve staccarla da un rivale, filosofo "enfaticalista". Quasi un canto del cigno, o un passo d'addio del grande F. Astaire, non lontano dai 60 anni ma ancor agile di gambe. Squisita messa in scena, sostenuta da una fotografia che ebbe la supervisione del celebre Richard Avedon e da una A. Hepburn vestita da Givenchy. Le canzoni di George e Ira Gershwin completano il bilancio al cui passivo vanno la storia troppo zuccherosa e i dialoghi senza sale.
Il cinema ha ballato mille volte. Forse diecimila. E quando la musica, ormai parte fondamentale di ogni film, si fonde con la trama il potere di seduzione nei confronti del pubblico si amplifica enormemente. Hollywood lo sa da sempre, da Cappello a cilindro fino al recente Shall we dance. Il titolo originale Take the lead, letteralmente "prendi la guida", "guidami", aveva sicuramente un impatto più immediato dell'italiano "ti va di ballare", perché la storia vera di Mr. Dulaine, insegnante di standards (i balli classici come il Waltzer, il Fox Trot, il Tango) impegnato a coinvolgere un gruppo di giovani avviatisi su una cattiva strada, è un vero esempio di leadership, al punto da poter essere utilizzato nelle scuole di management.
Scuola dell'American Ballett, New York. Giovani in cerca di gloria si incontrano, solidarizzano, competono in vista della "prima" da cui usciranno le future stelle della danza. Ci sono la nera ribelle, la bravissima senza cuore, l'impacciata che si fa forza. Le aspiranti etoile se la devono vedere, anche dal punto di vista sentimentale con i due coreografi, uno buono e l'altro crudele.