L'allegria di una ragazzina di dodici anni, che dopo la morte dei genitori è andata a vivere con una vecchia zia, anima un intero paese. La sua gioia di vivere non si spegne nemmeno quando la bambina rimane paralizzata per una brutta caduta.

Settimo film muto di C.T. Dreyer, tratto da Tyrannens Fäld (La caduta del tiranno, 1919), commedia di Svend Rindom che il regista purifica e sfronda secondo i principi del suo stile: concentrazione e rarefazione. Diviso in 3 parti, girato quasi per intero in due stanze più cucina con rigorosa semplicità, rispecchia fedelmente la poetica dreyerana: l'elogio dell'amore coniugale; il tema della resistenza passiva; un trio di personaggi principali; la plastica descrizione della banalità quotidiana, l'ammirevole controllo degli attori. E un umorismo di sottigliezza elegante. Unico film di Dreyer che fu rifatto: Tyrannens Fäld (1942) con K. Nellemose (la figlia) nella parte della madre e ancora M. Nielsen come nutrice.

Anna è appena tornata dagli Stati Uniti nel piccolo paese abruzzese dove è nata dove vorrebbe trovare marito. La voce circola subito e si fanno avanti tre pretendenti: il ricco allevatore Ciccone che è stato il primo amore di quando era bambina, il barone squattrinato in cerca di denaro e il sindaco Peppino ma solo perché spinto dalla sorella farmacista Camillina. In realtà Anna ha già in mente chi potrebbe essere un ottimo marito: Raffaele il meccanico che però non sembra cedere subito alle sue avances.

Lamb, giovanotto geniale, ha fatto del computer Oskar un gioiello capace di battere qualsiasi trust di cervelli umani. Perfetto come scienziato, il ragazzo non lo è come marito di Giulia poichè, inesperto di sesso, è rimasto traumatizzato la prima notte di nozze. Ora Lamb si trova in cura presso la clinica del prof. Caesar Jung, fidanzato con la tuttofare Bonnie Smile e servito di tutto punto dalla ninfomane infermiera Linda Lovelace. interessati ad appropriarsi del segreto del computer sono gli agenti americani, quelli russi guidati da Sonia Toroskova, quelli degli industriali e capitalisti che temono la scoperta dei propri segreti a beneficio del fisco. Per arrivare a Lamb e al suo Oskar, tutti i pretendenti si fanno clienti di Jung o, meglio, della Lovelace. Ma questa, masturbando Oskar, gli brucia i fusibili e lo rende computer subnormale.