Sono passati alcuni anni e Sophie ha deciso di rimodernare l'hotel di famiglia, sull'isola greca di Kalokairi, per rendere omaggio a Donna, che l'ha cresciuta da sola in quel paradiso terrestre. Mentre soffre per la lontananza di Sky e si adopera perché l'inaugurazione dell'hotel sia memorabile, la giovane donna ripensa alla vita di sua madre, a quel pugno di giorni che le sconvolsero la vita e alla scelta di restare sull'isola, la stessa che sta maturando lei, tra entusiasmo e perplessità.

Tilly è tornata. Da Dungatar, paesino desertico di qualche centinaio di anime in cui è nata e cresciuta, era stata cacciata decenni prima, per un incidente che l'ha traumatizzata al punto da averlo rimosso e ora ci torna come affermata stilista. Siamo nel 1951 e Tilly porta con sè una ventata di modernità, di abiti su misura alla moda che mettono in risalto le forme di donne che parevano aver dimenticato tutto, chiuse nel bigottismo locale. Non si tratta però di un ritorno pacifico. Fare vestiti per gli abitanti di Dungatar è solo un modo per iniziare a scoprire cosa ci sia nel suo passato, cosa abbia fatto impazzire sua madre, perché ancora venga insultata e in ultima analisi, vendicarsi.

Nel 1843 a Londra, l'autore Charles Dickens si trova in difficoltà finanziarie dopo aver scritto tre romanzi senza successo di fila. Alla disperata ricerca di un successo, Dickens si affida all'ispirazione della vita reale e alla sua vivida immaginazione per dare vita a Ebenezer Scrooge, Tiny Tim e altri personaggi classici in "A Christmas Carol", trasformando per sempre le festività natalizie nella celebrazione conosciuta oggi.

Stevie arriva a Londra da Glasgow dopo un "intermezzo" passato in galera. A Londra trova lavoro in un cantiere. Trova un po' di solidarietà, un alloggio abusivo in cui vivere e anche una mezza fidanzata, aspirante cantante e tossicodipendente. Poi, il giorno in cui un suo compagno cade dall'impalcatura per colpa delle insufficienti misure di sicurezza, trova anche il coraggio di dare fuoco al cantiere.

Toula Portokalos e Ian Miller tremano all'idea che la loro adorata figlia adolescente, Paris, possa lasciare Chicago per frequentare l'università altrove. Mentre sperano che la loro piccola famiglia possa rimanere unita il più a lungo possibile, replicando senza volerlo i costumi della scomoda tribù d'origine di Toula, usa a presenziare in massa ogni piccolo evento e a discutere in gruppo ogni accadimento privato, una nuova urgenza si apre proprio sul fronte di mamma e papà Portokalos. Sembra, infatti, che Maria e Kostas non risultino legalmente sposati e Maria, stanca di decenni di bisticci, considera l'ipotesi di cogliere al balzo l'occasione.

Margaret è una donna in carriera. Non le manca nulla, ha un collega che la ama, ha eleganza, denaro e potere. Il giorno del suo quarantesimo compleanno, però, un vecchio notaio di provincia le recapita la prima di una serie di lettere che lei stessa si scrisse una volta raggiunta l'età della ragione, vale a dire i sette anni, per assicurarsi un promemoria sulle priorità della vita quando, avanzando con l'età, la ragione si sarebbe persa confusamente per strada. Scopriamo, dunque, che Margaret manca di qualcosa: non ha un passato, poiché l'ha sepolto nella memoria e interrato per bene affinché non potesse riaffiorare mai più.