Touching the void, documentario di Kevin MacDonald, racconta di un'impresa drammatica, compiuta da Simon Yates e Joe Simpson (autore de La morte sospesa, il bestseller da cui è tratto il film), due alpinisti, che hanno conquistato, nel 1985, la vetta del Siula Grande sulle Ande peruviane. Simon e Joe, sono amici, e appassionati di scalate. L'ascesa al picco sembra una passeggiata, tutto fila liscio, solo qualche problema dovuto agli agenti atmosferici. Nella discesa, però, Joe scivola e si rompe la gamba. La situazione è critica, e nella mente dei due passano mille pensieri. Salvarsi da solo e abbandonare il compagno o fare di tutto per salvarlo da morte certa? Improvvisamente una corda si rompe, e Joe precipita in un crepaccio. Solo un miracolo potrà salvarlo.

È il 1950 e il Brasile intero ha la radio all'orecchio o gli occhi puntati al piccolo schermo: è una questione di orgoglio nazionale. La sconfitta in casa, per mano dell'Uruguay, nell'ultima partita dei Mondiali di Rio, getta il paese in uno stato di prostrazione collettivo e devastante. Attraverso la messa in discussione della pratica della ginga, espressione di un calcio felice e spettacolare, i brasiliani mettono in discussione la loro stessa identità e la loro visione del mondo. Ma non il piccolo Dico, 9 anni, folletto del calcio giocato senza scarpe tra i vicoli di Bauru. Colpito dalla tristezza sul volto del padre, Dico gli promette che un giorno porterà il Brasile alla vittoria, e dodici anni dopo, in Svezia, onorerà quel primo voto e si farà conoscere dal mondo intero col nome di Pelé.

Oregon 1943. Quasi tutti i giovani sono in guerra e le ragazze cercano di sostituirli in alcuni ruoli indispensabili come per esempio il baseball. Dottie e Kit, sorelle, organizzano una squadra e, contro ogni previsione, la faccenda funziona. Ad allenare c'è un certo Jimmy, preparato ma chiuso e pieno di problemi. Fra una partita e l'altra, un traguardo dopo l'altro, le ragazze vivono la loro vita, si fanno esperienze e si realizzano. Quella stagione rimarrà per tutti indimenticabile. Dopo molti anni il gruppetto si ritrova, alcuni sono nonni, altri non ci sono più. È bello e commovente ricordare quei tempi.

L'anziano Norman Dale accetta l'offerta di un amico, preside del college di Hickory, una cittadina dell'Indiana, per allenare la squadra di basket. L'ambiente in cui si trova, però, è scettico e diffidente e, a cominciare dall'allenatore che lo ha preceduto, moltissimi sono contro i suoi metodi poco ortodossi. L'allenatore nomina "Colpoincanna", padre di uno dei suoi ragazzi, che sa tutto del basket, suo assistente in campo e lo aiuta a smettere di bere. Tenendo duro, lottando contro arbitri prevaricatori, sbraitando e caricando i suoi ragazzi al massimo, Dale porta di partita in partita la squadra a vincere addirittura il campionato regionale alla presenza di ventimila spettatori.

Roy Hobbs, è un ragazzo dallo straordinario talento naturale per il baseball. Dopo la morte del padre, che l´aveva spinto a dedicarsi al baseball, parte per Chicago ma, poco prima del primo provino della sua vita con i Chicago Cubs conosce Harriet che, dopo averlo invitato nella sua stanza di albergo, prima gli spara, ferendolo gravemente, e poi si suicida, distruggendogli in un solo attimo tutti i sogni di gloria. La storia riparte 16 anni dopo, quando un Roy Hobbs ormai trentacinquenne si trova a dover lottare per farsi largo in una squadra di secondo ordine, i N.Y. Knights. Qui si innamora della nipote dell’allenatore, Memo Paris. Dopo tanta panchina, grazie al suo talento fuori dal comune ed alla sua mazza (soprannominata “Wonderboy”, costruita dal legno di un tronco d’albero colpito da un fulmine), porterà i Knights alla finale di Lega ed alla vittoria nonostante il giornalista Mercy, che indaga sul suo passato, la corruzione sempre in agguato ed i malanni fisici.

Dopo qualche problema con la legge, la ribelle Haley Graham torna al mondo della ginnastica, che aveva sfuggito per qualche anno. A fianco del coach Burt Vickerman scoprirà cosa vuol dire 'spirito di squadra'.

Trasferitosi da poco in un nuovo liceo, un ragazzo "difficile" abituato ad essere una star sportiva nella scuola precedente, trova parecchi ostacoli nel suo inserimento. Quando durante una festa, verrà sfidato in un combattimento e subirà un'umiliazione pubblica, decide di allenarsi rivolgendosi ad un esperto del settore che diventerà poi la sua guida. Entrerà così in mondo fatto di combattimenti sotterranei...

Sidney e Billy sono due giocatori di basket, si potrebbe dire diversi come il giorno e la notte. Il primo è nero ed è un gran chiacchierone. L'altro invece è bianco, ed è un po' sfortunato. Malgrado sia uno spaccone, Sidney è un risparmiatore, mentre Billy dilapida tutto quello che guadagna, compresi i risparmi di Gloria, la sua donna. Un giorno, nella loro vita, irrompono due killer della mafia che sembrano avercela con loro.

Presso il Memorial Coliseum di Los Angeles si sta per giocare un'attesissima finale di rugby in una grandiosa cornice di folla. Il servizio d'ordine però individua sulla torre più alta dello stadio un uomo armato di fucile. All'ultimo momento si riesce a evitare il previsto arrivo del presidente degli Stati Uniti, ma l'intervento della squadra speciale per disarmare lo sconosciuto ne scatena l'immediata reazione. Ai primi spari il panico si impossessa della folla. Il film ebbe un buon successo all'epoca, ma oggi appare quasi un telefilm senza gran ritmo, nonostante il cast stellare.

Vittima di bullismo da parte di alcuni compagni di scuola neofascisti, la diciassettenne Julie Pierce chiede aiuto al maestro di karate Miyagi.