William Munny è un ex fuorilegge dal passato leggendario, ma da diversi anni ha deciso di dedicarsi alla famiglia e fare l'allevatore. Con la morte della moglie la situazione domestica si fa sempre più difficile, e per questo decide di accettare la proposta di un giovane pistolero: uccidere due cowboy che hanno sfregiato una prostituta e incassare la taglia.

Joh Dunbar è considerato un eroe dopo che accidentalmente conduce le truppe dell'unione alla vittoria durante la Guerra Civile. Richiede una posizione sulla frontiera dell'ovest, ma la trova deserta. Presto, però, scopre di non essere solo ed incontra un lupo che chiama "due calzini" e una tribù pellerossa. Presto, Dunbar stringe amicizia con la tribù e scopre una donna bianca cresciuta dalla tribù di nativi...

Nel 1914, durante la rivoluzione messicana guidata da Pancho Villa, un gruppo di fuorilegge subisce un'imboscata durante una rapina in banca tesa loro da alcuni cacciatori di taglie. Qualcuno resterà ucciso, mentre gli altri saranno costretti a scappare. Il gruppo di banditi si ripromette quindi di fare un ultimo colpo prima di abbandonare questa vita, accettando l'incarico di rubare armi alle reclute dell'Unione per rivenderle poi alle armate regolari messicane che le useranno contro i ribelli. Un po' alla volta gli uomini iniziano però ad affezionarsi alla causa messicana e l'uccisione di Angel ad opera dei regolari messicani farà scattare in loro la voglia di vendicarsi.

Pat Garrett e Billy Kid sono stati a lungo compagni di scorrerie. A un certo punto Garrett ha scelto però di passare dall'altra parte della barricata ("Il paese invecchia e io voglio invecchiare con lui", dice), e accetta il mandato di sceriffo offertogli dai coloni vessati dalla scorribande di Billy. Pur di non scontrarsi con l'amico, Pat offre a Billy la possibilità di salvarsi andandosene in Messico, ma l'invito cade nel vuoto.

Roslyn è a Reno per divorziare. Perce, Guido e Gay invece a Reno ci vivono, catturando cavalli selvaggi e partecipando a rodei. Tutti e tre sono attratti dalla bella Roslyn. Durante una caccia ai mustang, Perce si fa male e Roslyn ne è sconvolta: quel mondo duro e violento le fa vedere sotto un diverso aspetto Gay. Così quando Guido e Gay partecipano ad una nuova caccia a un branco di cavalli selvaggi, aiutata da Perce, la donna libera l'animale che i due hanno con tanta fatica catturato. Gay allora lo ricattura, per liberarlo però a sua volta, in omaggio a Roslyn...

Pistolero si trasforma, per denaro, in sceriffo di una città dominata da una banda di malvagi. Raro caso di western comico riuscito: una mistura azzeccata e rinfrescante di parodia e nostalgico rimpianto. Garner bravo, Brennan meraviglioso.

Nel 1880 un colonnello della cavalleria americano è fustrato perché non può inseguire i predoni apache oltre il confine messicano. L'ufficiale è sposato e ha un figlio, ma da quindici anni non vede la famiglia perché durante la guerra civile è stato costretto a bruciare la piantagione della moglie, simpatizzante sudista, e questa non l'ha più perdonato. Ora, però, scopre che suo figlio si è arruolato nel reggimento e ben presto giungerà la moglie per riaverlo indietro. Il colonnello riuscirà infine a sconfiggere gli indiani, a riappacificarsi con la moglie e a scoprire che il suo ragazzo è diventato un uomo, mentre la banda suona Dixie, l'inno del Sud. Terzo film della Triologia della cavalleria di Ford. Nonostante alcuni lo ritengano il meno riuscito, costituisce un'indimenticabile rassegna di personaggi e un'ottima ricreazione dell'atmosfera militare come era stata dipinta dal pittore Frederic Remington. La pellicola è una specie di seguito de Il massacro di Fort Apache

Uno sceriffo ha due vice: uno buono, uno cattivo. Quello cattivo uccide un uomo per rapina. I sospetti cadono sulla fidanzata del vice buono che alla fine fa giustizia.

In un piccolo feudo siciliano, alla fine dell'800, un gruppo di contadini affamati e inferociti si rivolta contro il proprietario terriero, a spadroneggiare e dirigere la rivolta c'è Salvo, il campiere, che vuole sostituirsi a quest’ultimo. Durante la rivolta Salvo decide di non uccidere Peppino, il sarto del feudatario, perché vorrebbe un magnifico abito aristocratico su misura. In un duello tra i due protagonisti, il sarto metterà in atto il suo antico disegno di vendetta.