Seguace di San Simeone Stilita, Simon (Claudio Brook) trascorre le sue giornate in perenne stato di espiazione, isolato in cima a una colonna nel deserto. Il diavolo (Silvia Pinal), sotto varie forme visibili, lo sottopone a ripetute tentazioni, ma il suo desiderio di penitenza respinge ogni assalto.

1984. "Boy" è il nomignolo di un undicenne neozelandese che vive in un piccolo paese con la nonna, il fratellino Rocky e i cuginetti. Orfano di madre, Boy è cresciuto con il mito di suo padre Alamein, che in realtà è un criminale buono a nulla e non è mai stato presente per la famiglia. Le cose cambiano quando Alamein torna a casa improvvisamente per cercare una borsa piena di denaro sotterrata anni prima.

Da qualche parte nell'Inghilterra vittoriana c'è un muro di mattoni che separa il villaggio reale di Wall da Stormhold, una città fantastica governata da un re malvagio e abitata da streghe e creature magiche. Al di qua del muro vive Tristan, un giovane garzone che sogna l'avventura e il grande amore. Figlio di una principessa del regno di Stormhold e di un inglese, il ragazzo decide di attraversare il muro per donare una stella alla ritrosa Victoria. La stella, Yvaine, è una fanciulla luminosa precipitata dal cielo alla morte del sovrano. Il suo cuore immacolato è bramato da Lamia, una strega crudele che vorrebbe strapparlo e divorarlo per riconquistare la giovinezza. Sul petto di Yvaine batte il rubino che permetterebbe ai sette principi, rivali e litigiosi, di regnare su Stormhold. Braccata dai desideri dei malvagi, spetterà a Tristan proteggere lo splendore di Yvaine.

In fuga da un violento temporale, una giovane pecora di nome Mei rimane isolata dal resto del gregge e si rifugia in una capanna. Presto scopre di non essere sola. Il buio impedisce ai due occupanti di vedersi e un potente raffreddore non permette di annusarsi, così durante la conversazione si convincono di appartenere alla stessa specie, perché hanno molto in comune, al di là della paura per i tuoni: entrambi corrono per sopravvivere e stimano la lealtà e l'amicizia. Si danno appuntamento per un picnic "al buio" il giorno dopo, con una parola d'ordine per potersi riconoscere. È così che Mei incontra Gav il lupo. Dopo lo shock iniziale, decidono di continuare a frequentarsi e Gav stesso aiuta Mei a scappare dai propri compagni predatori. Gli anziani delle due tribù si adirano con i giovani e cercano di convincerli a tradirsi l'un l'altro. I due amici scelgono la fuga, pur di non rinunciare alla loro amicizia, ma non sarà così facile.

Jojo Braconnier è un piccolo allevatore di bestiame vessato da una moglie tirannica e vendicativa. La vita del poveretto è terribile: la moglie, che lo chiama "palle mosce", arriva sino al punto di forargli col trapano i secchi con cui raccoglie il latte munto dalle capre per farne formaggini. Un giorno scopre in televisione un celebre avvocato che vanta l'ampio numero di assoluzioni ottenute per clienti imputati di omicidio e gli viene l'idea di andarlo a trovare. Da cosa nasce cosa...Tratto da una commedia misogina del caustico autore teatrale Sacha Guitry, il film vede all'opera un caratterista davvero esemplare come Jacques Villeret e un attore brillante come André Dussolier. Il divertimento non manca.

La vita scorre tranquilla al castello del re, fra le giostre cavalleresche, che vedono il giovane cavaliere John vincitore, e le esibizioni trobadoriche del suo giovane, ingenuo, e stonatissimo scudiero Solfamì. Un mattino dopo l'ultimo torneo, un mercante giunge al castello; il re accompagnato da John lo riceve subito, ma no, è Solfamì che il mercante desidera; egli ha infatti una collezione di strumenti musicali da mostrare a tanto famoso cantore. Non appena il re e John apprendono lo scopo del mercante lo scacciano incolleriti: non c'è davvero bisogno di alimentare ulteriormente la vena artistica di Solfamì. Scacciato il mercante e celato il suo vero scopo a Solfamì con una scusa, si accorgono che nel terreno era rimasto un flauto, chiaramente perduto dal mercante; un flauto evidentemente difettoso essendo dotato soltanto di sei fori.

Paperino e Pippo stanno mettendo dei cartelloni pubblicitari in una fattoria (cantando "Impara a fischiettar" da Biancaneve e i sette nani). Pippo si prepara ad affiggerne uno su un mulino a vento, ma i suoi attrezzi continuano a scomparire per poi riapparire sulle pale del mulino e poi Pippo rimane incollato al suo manifesto dopo che esso fa il giro del mulino a vento. Nel frattempo Paperino mette i suoi manifesti e una capra li mangia subito, Paperino combatte con la capra che si arrabbia e lo insegue fino al mulino a vento dove c'è Pippo. I due si aggrappano alle pale del mulino e la capra li spinge correndo attorno alla costruzione, impedendo loro di scendere.