Il sindaco Peppone si presenta candidato nelle liste del Fronte Popolare (la sinistra unita) per le elezioni del 1953, ma gli occorre la licenza di quinta elementare. Va a scuola da don Camillo e viene eletto, ma preferisce restare al paese.
Will Hayes è un giovane padre di una bambina di dieci anni, Maya, e sta attraversando un momento delicato della sua vita: sta divorziando dalla moglie e deve spiegare la cosa alla figlia senza recarle dei traumi. Incalzato dalle domande di Maya, Will ripercorre la sua vita da quando nel 1992 era un giovane idealista di provincia con aspirazioni politiche e toccando inoltre le tre relazioni più importanti della sua vita. I racconti di Will sono decisamente romanzati e la piccola Maya si ritrova a dover capire chi dei tre grandi amori del padre è poi diventata la sua mamma.
Nominato Monsignore, don Camillo è coinvolto con Peppone senatore nei fatti del luglio 1960, a Roma. Tornano poi a casa a rimettere pace tra cattolici e comunisti.
Finto documentario su un candidato emergente per il Senato degli Stati Uniti scritto e diretto dall'attore Tim Robbins. Bob Roberts è un cantante folk con una differenza: offre brani che protestano contro gli scalpellatori del welfare, i piagnucolii liberali e simili. Mentre i realizzatori seguono la sua campagna, Robbins offre una visione nitida del modo in cui i candidati manipolano i media.
California, 1996. Mentre W.J. (Bill) Clinton sta per essere rieletto alla Casa Bianca, il senatore democratico Jay Bulworth è sull'orlo di un esaurimento nervoso. Accesa un'assicurazione sulla vita per sua figlia, assolda un sicario che deve ucciderlo nelle ultime 48 ore della sua campagna elettorale. Non avendo più nulla da perdere, comincia a dire la verità nei comizi, suscitando un putiferio e alzando gli indici di ascolto in TV. Riscoperta la gioia di vivere, cambia idea, ma non sa come fermare il sicario. Per la 4ª regia di W. Beatty avrebbe ragione. Prodotta e scritta con Jeremy Pikster, è una farsa tragica di controinformazione che sembra un saggio di Noam Chomsky contro la politica interna ed estera degli Stati Uniti, ridotto in pillole e dialogato a ritmo di rap.
Daphne, una neo-hippy diciassettenne di New York, nonostante il parere contrario di sua madre Libbie, si reca a Londra alla ricerca di suo padre, Henry, un aristocratico inglese che è all'oscuro della sua esistenza. Henry, rampollo di una famiglia aristocratica che sta per candidarsi alle elezioni politiche, aveva conosciuto Libbie durante un viaggio in Marocco, ma per via della sua diversa condizione sociale, la ragazza era stata allontanata dai genitori di Henry, nonostante aspettasse un bambino. L'arrivo di Daphne a Londra sconvolge Henry, che sta per sposarsi con un'altra donna, che ha anche lei una figlia, Clarissa. Quando Henry fa partecipare anche Daphne al ballo delle debuttanti però la ragazza si sente a disagio e decide di tornare in America da sua madre.
Alla vigilia della sconfitta di John Kerry, durante la campagna per le elezioni presidenziali statunitensi del 2004, John Logue, attivista politico democratico, dichiara davanti alle televisioni nazionali che se Bush vincerà, lui si trasferirà in Canada. Così, dopo il voto e la vittoria del Partito Repubblicano, tutti si aspettano che John rispetti la promessa. In Canada, la sua storia diventa subito un caso, tanto che cominciano ad arrivargli inviti ufficiali a trasferirsi e perfino offerte di matrimonio da parte di donne canadesi.
Dopo la prematura scomparsa del candidato di punta del partito democratico, un consigliere comunale della periferia di Washington D.C. viene catapultato dal più oscuro anonimato agli onori della ribalta come nuovo candidato alla presidenza degli Stati Uniti.
Fred Sultan è il potentissimo padrino della più grande e agguerrita organizzazione di incontri di boxe d'America. Il fatturato dell'azienda è però in calo perché, a quanto pare, il pubblico comincia a essere stufo dei soliti incontri in cui "un negro frega un altro negro". Per rialzare le quotazioni Fred inventa dal nulla un campione bianco, ripescando un rudere d'uomo che, da dilettante, iflisse l'unica sconfitta al campione in carica.