Una banda di lestofanti da quattro soldi decide di rapire la figlia di un industriale a scopo di riscatto. Ma si sbagliano e portano via invece la moglie del riccone. Grosso errore: il riccone aveva una cordiale antipatia per la consorte e non gli par vero che qualcuno gliel'abbia tolta dai piedi. Niente riscatto: se gliel'ammazzano, gli fanno un favore. I lestofanti non sanno che pesci pigliare. Ma chi prende l'iniziativa ora è la rapita che s'impone ai rapitori fino a diventare il "cervello" della banda, rendendola molto più temibile che in precedenza. La vittima preferita della gang sarà proprio il riccone.
È un quadro tanto impossibile quanto agghiacciante e solleva alcuni dei quesiti più interessanti del nostro tempo: cosa sarebbe successo se i nazisti avessero conquistato la Gran Bretagna? Come avrebbero reagito gli inglesi? Sarebbero stati coraggiosi e resistito alla tirannia, come migliaia hanno fatto nell’Europa occupata? Oppure avrebbero tranquillamente accettato l’occupazione per paura delle terribili conseguenze sulle famiglie? Interrogativi al centro del documentario in due puntate “L’Inghilterra del Terzo Reich”, in onda sabato 2 aprile alle 22.30 su Rai Storia. È il racconto di ciò che i nazisti avevano programmato di fare se avessero invaso la Gran Bretagna nel 1941, facendone un avamposto di Hitler, un’ipotesi terrificante illustrata anche grazie a speciali effetti grafici. Inoltre, per la prima volta, viene raccontata la straordinaria storia del movimento britannico di Resistenza.
Un sicario, il suo capo, un mercante d'arte e un piano di riciclaggio che accidentalmente trasforma l'assassina in una sensazione d'avanguardia che la costringe a giocare il mondo dell'arte contro la malavita.
Un regista con un passato pieno di speranze e un presente disastroso viene interpellato per la realizzazione di un film drammatico. Dovrà battersi con tutte le forze per trovare i produttori disposti a investire.
La vita di quattro ricchi scapoli di Abuja in Nigeria trascorre tra auto veloci, case sfarzose e attenzioni femminili mentre loro nascondono le loro vere attività.