In crisi esistenziale e creativa, alle prese con un film da fare, un regista fa una sorta di mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie. Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un'atmosfera da limbo (F. Fellini). La masturbazione di un genio (D. Buzzati). Una tappa avanzata nella storia della forma romanzesca (A. Arbasino). Una costruzione in abisso a tre stadi (C. Metz). Un Ben Hur del cinema d'avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e i '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La dolce vita.

Travis crolla stremato nel deserto della Califoria. Suo fratello lo porta a casa propria e qui l'uomo ritrova suo figlio di otto anni. Poco a poco Travis esce dal silenzio e stabilisce un buon rapporto col bambino. Saputo che sua moglie vive a Houston, vi si reca col figlio. Ritrova Jane che lavora in un "peep show", rievoca con lei il loro passato e le lascia il bambino. Poi riparte verso l'ignoto.

Joel e Clementine sono una coppia molto innamorata. Un giorno però, la ragazza, stanca della sua relazione ormai in fase di declino, decide, mediante un esperimento scientifico, di farsi asportare dalla mente la parte relativa alla storia con Joel. Il giovane, una volta venuto a conoscenza di questo fatto, sceglie di fare altrettanto ma durante il procedimento cambia idea.

Odessa, 1905: a bordo della Potëmkin, un'unità da guerra della flotta zarista, le condizioni dell'equipaggio sono intollerabili. Iniziano così a serpeggiare fermenti di rivolta: davanti all'ennesimo sopruso, la situazione esplode, scatenando un sanguinoso ammutinamento. La gente di Odessa dimostra la propria solidarietà con la sollevazione e affolla la scalinata del porto, ma viene brutalmente massacrata da un reparto di cosacchi...

Due compagni di università, dopo la laurea, fanno il viaggio in auto da Chicago a New York sopportandosi cortesemente, soprattutto perchè lui sostiene che tra un uomo e una donna non ci può essere amicizia, perchè c'é sempre di mezzo il sesso. Dopo undici anni si ritrovano, e decidono di provare a diventare amici. L'amicizia si trasforma in amore, ma non lo vogliono ammettere, sino a quando ci si mette di mezzo il sesso.

Quattro persone vestite da imbianchini entrano nell'affollata hall del Manhattan Trust, una succursale di un'istituzione finanziaria internazionale a Wall Street. Nel giro di pochi secondi, i rapinatori mascherati mettono la banca sotto un assedio pianificato con chirurgica precisione, e i 50 tra clienti e impiegati diventano involontari ostaggi di un furto inattaccabile.

Un'esperienza. Inland Empire di David Lynch non è un film organico, lineare, comprensibile, con un inizio e una fine definibili tali, ma è innanzitutto un'esperienza sensoriale. Un flusso di pensiero libero di un artista, che non richiede spiegazioni, ma solamente intuizioni, emozioni personali, positive o negative che siano. Si potrebbe parlare di mondi paralleli, di realtà e finzione che si fondono, si incontrano, si abbandonano, di cinema e televisione (e di pellicola e digitale), del concetto del Tempo, non sequenziale, "random" e assoluto.

Rent, il rivoluzionario musical del premio Pulitzer Jonathan Larson, narra le vicende di un gruppo di bohémien che lottano per esprimersi attraverso la loro arte e fondano le loro vite sull’amore. Sullo sfondo realistico dell’East Village newyorkese, questi amici cercano il successo e l’accettazione sopportando la povertà, la malattia e il dilagare dell’AIDS. Otto amici, otto voci, otto storie intersecate tra di loro. Un gruppo di ragazzi che inizia la propria avventura il giorno della vigilia di Natale: si prendono per mano, vivendo sogni, canzoni, delusioni, sfide e problemi, nel corso di un intero anno, fino al Natale successivo. Una storia in cui l'amore va al di là delle barriere sessuali, dove il dramma si mischia alla musica, all'eroina, alla pulsione tragica del vivere, lanciando nonostante tutto un messaggio di amore e di speranza per trasmettere che non esiste il momento giusto, ma esiste solo questo momento.

James Bond, l'agente 007 con licenza di uccidere, è nuovamente sulle tracce della organizzazione criminale Spectre. Le indagini lo portano questa volta in una misteriosa villa sulle Alpi svizzere. Vistosi scoperto, Bond costretto a fuggire con una spettacolare azione riesce a rientrare a Londra.

New York, in un pub chiassoso che profuma di birra, si forma la coppia di Garrett ed Erin: lui è un insoddisfatto produttore musicale, single da appena un giorno, che voleva sfogare la sua tristezza al bar con i suoi due strani migliori amici Box e Dan; lei è una stagista aspirante giornalista alla ricerca disperata di un posto fisso per poter cominciare finalmente una vita indipendente, con grande ritardo nella tabella di marcia proprio perché ha dovuto rinunciare a tutto per l'ennesimo grande amore, rivelatosi poi un enorme buco nell'acqua. Si piacciono e scoprono di avere ancora voglia di amoreggiare, di provare tutti quei piacevoli stati d'animo in cui riescono a entrare solo quando stanno l'uno con l'altra. Ma la loro storia dovrebbe essere destinata a durare solo sei mesi, visto che Erin deve tornare a San Francisco, a casa della sorella. Al termine di questo lasso di tempo, decisamente innamorati pazzi, decidono di proseguire la loro storia d'amore oltre i limiti geografici.