Stalinstadt, Germania Est, 1956. Mentre è in corso la rivolta ungherese contro i sovietici, gli adolescenti di una classe della scuola locale compiono un atto apparentemente innocuo che provoca conseguenze inaspettate.

Homer Smith (Sidney Poitier) è un operaio nero itinerante che si trova in una fattoria nel deserto dell'Arizona per avere dell'acqua per la sua auto. Incontra delle suore che vengono dalla Germania che parlano un inglese molto limitato. La suora superiore lo convince a riparare un tetto promettendogli di pagarlo la mattina dopo. Il giorno dopo lui chiede i soldi citando un passo di S. Luca 10:7, "L' operaio è degno della sua mercede". Madre Maria Marthe (Lilia Skala, chiamata "Madre Maria") gli risponde con i versi di S.Matteo 6:28-29,"Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro."

Taddeo l'esploratore viaggia fino a Las Vegas per vedere l'ultima scoperta dell'amica Sara: un papiro che prova l'esistenza del re Mida, mitica figura in grado di trasformare in oro tutto ciò che toccava grazie al potere di una magica collana. La serenità dell'incontro viene però turbata quando il malvagio Jack Rackham ruba il papiro e sequestra Sara per costringerla a trovare la mitica collana.

Claudio è un operaio edile di trent'anni che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. E' felicemente sposato con Elena, ha due figli ed è in attesa del terzo. Quando, improvvisamente, Elena muore, la sua vita viene sconvolta: reagisce rimuovendo il proprio dolore e spostando il suo lutto nella direzione sbagliata. Claudio adesso vuole solo dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto fino a quel momento, il benessere economico. Per raggiungere quest'obiettivo si caccia in un affare più grosso di lui e quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna, il fratello timido e imbranato e il pusher vicino di casa

Lasciata l'Inghilterra fin da giovane, Suzanne vive in una bella villa nel sud della Francia, con un marito molto conservatore e due figli ormai adolescenti. Stanca della routine quotidiana e annoiata da un matrimonio senza entusiasmi, trova il coraggio per incontrare segretamente Ivan, un operaio spagnolo rude e silenzioso che le sta ristrutturando lo studio. La donna si sente desiderata e viva come non le era mai accaduto e quella che doveva essere solo un'avventura si trasforma in una passione travolgente. Decisa a rinunciare a tutto per seguire la sua storia d'amore, inizia una lotta senza esclusione di colpi con il marito che li spingerà fino alle scelte più estreme.

Il giorno della discussione della sua tesi di dottorato, Uwe Polzin, un biologo, riflette sulla sua vita. Con Alla, sua moglie, che oggi pensa di lasciarlo, hanno sempre voluto realizzarsi sia professionalmente che in amore. Eppure, mentre Uwe ha dedicato gran parte del suo tempo e impegno alla ricerca scientifica, Alla, un'appassionata interprete, ha dovuto in parte rinunciare al lavoro per dedicarsi ai figli e, oggi, si sente sfruttata. Uwe raffronta la sua vita con quella di sua sorella Ruth, che per fare carriera come medico, ha completamente rinunciato alla famiglia, cosa che Uwe non sarebbe disposto a fare. Anche Alla ha riflettuto molto e quando Uwe entra nell'aula per discutere la sua tesi, lei è fra il pubblico ad ascoltarlo.

Nel 2001, durante i disordini politici in Turchia, la giovane Emine inizia a lavorare a Istanbul in un cantiere edile dove sono impiegati lavoratori per lo più curdi. La ragazza comincia gradualmente a provare ostilità contro di loro. Ayşe è una bambina figlia di una famiglia curda che vive nel sud, obbligata dalle autorità turche a lasciare la propria terra.