Un giornalista indaga su un delitto e finisce per diventare il sospettato numero uno.

Come si svolge la vita in un quartiere dell'East Side di New York dove i ragazzi del popolo giocano per la strada a contatto con i gangster e i palazzi dei ricchi. Scritto da Lillian Hellman, è un sagace adattamento di un dramma (1935) di Sidney Kingsley dove, accanto ad attori famosi, c'è da ammirare la banda dei Dead End Kids, la fotografia di G. Toland e la brava C. Trevor. Girato interamente in studio con fondali dipinti. Questa accentuazione della sua dimensione teatrale diventa un espediente quasi brechtiano per comunicare che la storia in corso è rappresentativa di una vasta realtà.

In un penitenziario la ribellione di un gruppo di detenuti, guidati da Dunn spinge il direttore ad accogliere alcune delle richieste dei carcerati e a introdurre delle riforme nelle misure di sicurezza.

La bibliotecaria e appassionata di crimini reali Aurora "Roe" Teagarden non ha mai amato il sergente Jack Burns, ma non ha mai voluto vederlo morto. Quando il suo corpo viene trovato fuori dalla casa di Aurora, lei diventa la principale sospettata. Determinata a trovare l'assassino e a riabilitare il suo nome, Aurora non può fare a meno di essere coinvolta ancora una volta.

Un baritono (Boris Karloff), evaso da un manicomio, viene sospettato di essere il responsabile di due terribili omicidi che gravitano intorno alla sfera operistica. L'investigatore cinese Charlie Chan (Warner Oland) riuscirà a individuare il vero criminale. Quattordicesimo episodio della saga che vede al centro della narrazione le indagini del mitico Charlie Chan, Il pugnale scomparso è un giallo classico e scontato, basato su uno scheletro narrativo ormai consolidato (il sospettato principale si rivelerà ovviamente innocente) e risolto dalle brillanti deduzioni del detective. Il regista H. Bruce Humberstone inscena il tutto senza particolare brio o sequenze degne di nota, limitandosi a restituire una confezione tanto gradevole quanto anonima. Probabilmente ostacolato dalla longevità della serie, che ormai ha ben poco di nuovo da sviluppare, il film rischia di annoiare lo spettatore, o comunque di non sorprenderlo mai come dovrebbe. Sceneggiatura di Scott Darling e Charles Belden.

A New York un assassino colpisce omosessuali sulla trentina con i capelli neri e alti circa un metro e settanta. Corrispondendo a queste caratteristiche somatiche, l'agente Steve Burns viene incaricato di infiltrarsi negli ambienti gay per scoprire l'assassino. Inizia così una vera discesa agli inferi del sadomasochismo, alla fine della quale scoprirà l'assassino ma anche, drammaticamente, la propria ambigua natura.

Leon, un cassiere di banca arrestato per furto, evade giurando di vendicare la moglie, uccisa per sbaglio da Sam Wagner, il poliziotto che gli dava la caccia. Leon vorrebbe rendere occhio per occhio uccidendo Lila, moglie di Sam, che da un po' rimprovera il marito di trascurarla. La vendetta non riuscirà e i due coniugi in crisi si riconcilieranno.

Malone è un investigatore privato privo di scrupoli che si allea con gangster e delinquenti per proteggere un prezioso segreto. Ma per farlo dovrà attraversare l'inferno, e oltre…

Collins fa il poliziotto ma ha un bruttissimo vizio: gioca. Scommette su tutto. E perde. Insieme ad alcuni colleghi stufi marci della paga da sbirri, Collins organizza un colpo nel locale di un usuraio. Ma ci scappa il morto, e come se non bastasse qualcuno ruba il malloppo. I colleghi credono che sia stato Collins, e lo braccano. Solo una donna potrebbe salvarlo.

Sonny, ventiseienne slanciato e dallo sguardo vagamente assorto, rincasa dopo il servizio di leva alla corte di Jewel, intraprendente mantenitrice di prostitute e gigolo. Lui, essendone il fiore all'occhiello nonché suo figlio, dovrebbe ritornare in pista al più presto, ma questo significa perdere l'occasione di rifarsi una vita. In più, Carol, giovane prostituta innamoratasi di Sonny, e Henry, compagno di Jewel, gli sconsigliano di tuffarsi nuovamente in quel giro di soldi facili che non durerà ancora per molto, come la sua apparente felicità.