Nella Berlino del '46, devastata dai bombardamenti e dalla miseria, un ragazzino che mantiene tutta la famiglia uccide per disperazione il padre malato e si dà la morte. Il ritratto di un paese in ginocchio attraverso la disperazione di un innocente. Nell'itinerario di Rossellini un'opera di transizione tra il neorealismo sociale e l'attenzione ai drammi esistenziali dell'individuo. La passeggiata del bambino attraverso una Berlino ostile e sconvolta è una grande pagina di cinema. Carlo Lizzani collaborò alla sceneggiatura e vennero utilizzati numerosi attori non professionisti. Il titolo è preso da L'année zero de l'Allemagne di E. Marin. Premiato al Festival di Locarno.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di James Jones, vero reduce della guerra nel Pacifico ambientata durante la campagna americana a Guadalcanal tra il 1942 e il 1943, e che ha per protagonista la Compagnia C dei fucilieri dell'esercito. Il film è ambientato durante la grande battaglia sull'isola di Guadalcanal, durante la quale gli uomini della Compagnia Charlie cercano di conquistare una roccaforte giapponese, una collina denominata 210. La storia, ricostruita con estrema e cruda fedeltà comincia al momento dell'approdo sull'isola, ripercorre i mesi dei sanguinosi ed estenuanti combattimenti, dei pattugliamenti nella giungla, dei brevi riposi nei bivacchi e negli ospedali, e termina con la partenza dei sopravvissuti. Eppure, la conquista della postazione giapponese è del tutto secondaria rispetto agli effetti che questa battaglia comune ha sulle vite degli uomini della Compagnia.
La vicenda è quella della sognatrice Mathilde che non si rassegna alla condanna a morte del fidanzato ucciso dai commilitoni - durante la Ia guerra mondiale - e in maniera ossessiva cerca gli indizi che la conducano a ritrovarlo. Si sposterà dal suo paesino alla scoperta di una Parigi favolosa (rivitalizzata in digitale), con i colori vivaci di Place de l'Opéra e del Trocadero, tra preti che conoscono mezze verità, prostitute vendicative e avvocati che faticano ad essere avidi; tornerà al suo paese in preda allo sconforto, scoprirà un altro indizio e ripartirà per Parigi... è un oscillamento per la verità ripetitivo tanto che non c'interessa veramente sapere se il fidanzato Manech sia vivo o morto.
Tre mesi sono passati dallo sbarco in Normandia. Il comando alleato cerca di affrettare la fine della guerra con l'operazione "Market-Garden": 35.000 paracadutisti vengono lanciati in Olanda per impadronirsi di diversi ponti sulla Mosa, sul Waal e sul Reno. Dovranno poi tenerli fino all'arrivo delle truppe corazzate. Le cose non vanno però come il comando si aspettava: il ponte di Arnhem non cade nelle mani degli alleati e si trasforma in una trappola per i paracadutisti inglesi.
13 agosto 1961, il governo della Repubblica Democratica Tedesca erige il tristemente celeberrimo muro destinato a dividere in due la città di Berlino. Moltissimi familiari e amici risultano separati dall'improvvisa divisione, ma non tutti vi si rassegnano. Nove mesi più tardi Harry, profugo della DDR, concepisce con un gruppo di studenti di Berlino Ovest un piano molto pericoloso: scavare un tunnel di 136 metri dal settore occidentale a quello occidentale della città, con l'obiettivo di consentire la fuga ad amici e parenti.
Edmond Batignole è un piccolo bottegaio nella Parigi del 1942 occupata dai nazisti. Uomo mediocre, né collaborazionista né perseguitato, approfitta egoisticamente della disgrazia dei vicini - una famiglia di ebrei denunciata alle autorità da suo genero - per occuparne l'appartamento. Quando però Simon, il figlioletto dei vicini fortunosamente scampato alla deportazione, bussa alla sua porta, Edmond si impietosisce e, in modo rocambolesco, aiuta il bimbo a rifugiarsi in Svizzera assieme a due cuginette. Sulle orme di Benigni, Jugnot realizza un film in equilibrio tra gravità e leggerezza, tra impegno civile e gusto romanzesco, rivisitando con emozione uno dei capitoli più controversi della storia francese. Presentato al festival di Locarno, il film ha riscosso in patria un notevole successo di pubblico e di critica. Resterà nella memoria l'affilata caratterizzazione che l'attore-regista offre del francese medio negli anni dell'Occupazione.
Il campione di scacchi americano Bobby Fischer (Tobey Maguire) si prepara ad affrontare in un match leggendario il russo Boris Spassky (Liev Schreiber).
Anni Sessanta. Un sottomarino sovietico di nuova produzione viene inviato a sperimentare il lancio di una testata nucleare. Il natante ha qualche problema di costruzione e l'equipaggio non è dei più preparati. È per questo che il timone viene affidato a un comandante inviato da Mosca (Ford) che fa passare al ruolo di comandante in seconda il precedente responsabile (Neeson). I due hanno diverse concezioni del dovere e il conflitto esplode quando si verifica una perdita nel nucleo radioattivo che fa da propulsore al mezzo.
Un pazzo evaso dal manicomio criminale tenta la fuga sulle montagne e trova rifugio in una baita dove alloggia una coppia di sposi. L'intreccio corre sul filo dell'ambiguità: qual è la vera storia dell'uomo?
Una giovane donna fugge dal suo passato e scappa in Inghilterra in cerca di una nuova vita. Accetta un lavoro come occupandosi di un tetraplegico, ma il peso del lavoro le smuove il passato. Sembra che i limiti della cura non siano sempre così chiari come dovrebbero essere.