Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.
È la storia di Wladyslaw Szpilman, pianista ebreo polacco, attraverso la Seconda Guerra Mondiale, dall’occupazione di Varsavia all’arrivo dell’Armata Rossa. Il film è diviso in due parti: la prima è incentrata sulla famiglia Szpilman, dall’iniziale mix di stupore e indignazione per le leggi razziali alla reclusione nel ghetto, infine alla deportazione; col treno che parte, e Wladyslaw che rimane giù, inizia la seconda parte, la fuga del pianista, il suo continuo cambiar nascondiglio, sempre a un passo dalla cattura, a mezzo dalla morte, a nessuno dall’orrore che in quegli anni ha avvolto Varsavia – non solo Varsavia.
Il battaglione del caporale Kaji (Tatsuya Nakadai) viene sconfitto dall'Armata Rossa in Manciuria e gli ultimi superstiti, tra cui lo stesso Kaji, sono costretti ad attraversare la giungla, dove incontrano alcuni civili che si uniscono al gruppo, tra contrasti per le ultime razioni del cibo e altre perdite umane. Arrivano così a un villaggio dove però poco dopo vengono presi prigionieri dai russi. Kaji non demorde mai dalla sua lotta contro la difesa dei diritti umani ma è anche tormentato dagli omicidi commessi in guerra, finché non verrà mandato in Siberia ai lavori forzati.
Il film ricostruisce i crimini commessi dai nazisti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i protagonisti si dichiarano innocenti: di chi è allora la colpa di questi crimini? Resnais compie un viaggio oltre i limiti dell'orrore per tenere desta la nostra attenzione e il nostro sdegno, con un rigore insuperato.
Kaji (Tatsuya Nakadai) diventa recluta nell'esercito imperiale giapponese, in seguito alla chiamata di leva (con cui si concludeva Nessun amore è più grande, primo capitolo della trilogia "La condizione umana"). Continua la sua lotta umanitaria contro i soprusi e le ingiustizie del sistema militare, sia da parte degli ufficiali, sia tra veterani e reclute, in particolare quando il debole e pavido soldato Obara Nitôhei (Kunie Tanaka) viene preso di mira e umiliato per essere crollato durante una spedizione, tanto da indurlo al suicidio. Un giorno si presenta al campo Michiko (Michiyo Aratama), moglie di Kaji, e viene dato loro il permesso di passare una notte insieme in un magazzino. Kaji, che è stimato per il suo coraggio nonostante le idee da comunista, viene nominato caporale, anche per cercare di piegarlo più facilmente agli ideali bellici e patriottici, fino al momento della battaglia al fronte contro i russi.
Nell'autunno 1941 dal porto di La Rochelle esce in missione un sottomarino tedesco, per attaccare e affondare i convogli provenienti dagli Stati Uniti con aiuti destinati agli Inglesi. Dopo aver subito due attacchi, riesce a rientrare a La Rochelle, ma un attacco aereo ne provoca l'affondamento definitivo e la morte di quasi tutto l'equipaggio.
Durante l'occupazione nazista della Polonia una compagnia teatrale viene coinvolta da un soldato polacco nello smascheramento di una spia tedesca.
Durante la Seconda guerra mondiale, un aereo inglese viene abbattuto mentre sorvola Parigi occupata dai tedeschi; lanciatisi col paracadute, i tre uomini dell'equipaggio finiscono uno sul tetto dell'Opéra, il secondo vicino al comando delle SS, il terzo nel giardino zoologico. Aiutati rispettivamente dal direttore d'orchestra, da un imbianchino e da una giovane burattinaia, i tre aviatori sono quindi protagonisti di una rocambolesca fuga verso la costa, attraverso la Francia occupata...
Toscana, fine Seconda Guerra Mondiale. In un casolare l’infermiera canadese Hana, innamorata di un soldato indiano, si occupa di un misterioso paziente inglese del quale si ripercorre, grazie alla presenza dell’enigmatico Caravaggio, la grande e tragica passione per l’affascinante Katherine.
Oskar Matzerath (Bennent), nato a Danzica nel 1924, decide all'età di tre anni di non crescere più. Da quel giorno non si separa più dal suo tamburo, porta al cimitero la madre e i suoi due presunti padri finché nel 1945 si risolve a diventare adulto, ma molto speciale.
In una tranquilla domenica mattina di dicembre, mentre i bambini sono intenti nei loro giochi e le famiglie raccolte in preghiera, squadroni di aerei da guerra giapponesi sfrecciano roboanti nei cieli del paradiso hawaiano un attacco a sorpresa contro le forze armate statunitensi di base a Pearl Harbor. Pearl Harbor è la storia di un intenso amore nato sullo sfondo degli eventi del 7 dicembre 1941. Descrive le vicende di due giovani e audaci piloti e della bella e sensibile infermiera di cui sono entrambi innamorati. E' un imponente film sulla forza dell'amore e sul coraggio del singolo messi a dura prova da un drammatico momento storico.
Nell'inverno del '42 in Jugoslavia, il generale Lohring sferra un'offensiva contro l'armata nazionale, guidata da Tito. Dopo aver sconfitto una divisione italiana, i partigiani jugoslavi, incalzati dai tedeschi, si dirigono verso il fiume Neretva per attraversarlo. Sono molto lenti perché tra loro ci sono donne e bambini che non vogliono lasciare indietro. Ad attenderli sull'altra riva però ci sono altri nemici: gli Ustascia e i Cetnici che aspettano solo l'occasione per accerchiarli. Il generale Lohring è convinto che gli uomini di Tito stiano cercando scampo verso il nord e fa confluire lì tutte le sue forze, invece questi, dopo aver fatto saltare il ponte della ferrovia, nottetempo, costruiscono una passerella per raggiungere i nemici...