Icona di un cinema creativo e libero, il regista Mauro Mingardi ha vissuto l'anima più pura e amatoriale della Settima Arte. Non sono bastati i premi, i riconoscimenti dei festival e le lusinghe di Rossellini a convincerlo ad abbandonare la sua Bologna per fare il grande salto tra i professionisti. Le collette fra gli amici interpreti per comprare la pellicola, i numerosi cortometraggi realizzati; la vita di un filmmaker restituita nella sua semplicita? dai filmati in 8mm e Super 8.