Parigi. Antoine Doinel è un dodicenne che vive, con la madre ed il patrigno, una situazione familiare poco felice. Nel piccolo appartamento non c'è molto spazio per lui... A scuola è un ragazzo difficile da gestire. L'unico suo buon amico è René, compagno di scuola e di bricconate.
C'è qualcuno che è rimasto nei vostri ricordi, qualcuno che vi porta ancora a chiedervi come avrebbe potuto essere? Ethan Hawke e Julie Delpy ricreano la magia di "Prima dell'Alba".
Dopo aver perduto in un incidente d'auto la figlia e il marito, compositore di successo, Julie (Binoche) tenta di ricominciare da zero sbarazzandosi di tutto quel che la lega al passato, senza elaborare nemmeno un po' il lutto. Aiutata dal caso, è risucchiata dentro la vita e decide di amare il prossimo. Completa una partitura incompiuta del marito (un “Concerto per l'Europa”). Sceglie per il “Memento” del coro il tredicesimo capitolo della prima lettera di Paolo ai Corinti. 1° film della trilogia sui colori della bandiera francese (blu = libertà): coincide interamente con la protagonista (Kieslowski: “Voglio filmare la tua intimità”) che, tolta una breve scena, è sempre presente sullo schermo. Gli altri personaggi sono funzioni narrative più che figure con vita propria.
Un uomo schiavo dell'alcol e di una vita ormai senza senso cerca conforto, inutilmente, prima nell'amicizia poi in una donna. Consapevole della sua irrimediabile solitudine, si suicida. È un film psicologico di grande vigore drammatico.
Un commando di soldati americani specialisti in guerriglia viene inviato nella giungla del centro america per distruggere un gruppo di guerriglieri. La missione viene rapidamente eseguita, ma sulla via del ritorno il commando diviene il bersaglio di un terrificante essere invisibile, il quale attacca gli uomini, li uccide e li squarta. In breve tempo Dutch, il comandante del gruppo rimane solo a fronteggiare quello che si rivela essere un cacciatore alieno dotato di armi e tecnologia superiori. Il coraggio, l'addestramento e un po' di fortuna consentiranno all'uomo di individuare i punti deboli del mostro.
Nel 1963 il braccio armato dei colonialisti algerini (O.A.S.) affida ad un killer professionista l'incarico di assassinare il generale De Gaulle. Il killer, conosciuto come "lo sciacallo", viene braccato in uno spietato "tour de France" da un ispettore della Sureté.
Un uomo gravemente ferito viene raccolto in mare. Una volta ristabilitosi scopre di aver perso totalmente la memoria ma non le proprie abilità, dal parlare varie lingue all'usare con disinvoltura armi e arti marziali. Il recupero di una cassetta di sicurezza presso una banca di Zurigo non fa che aggiungere confusione, visto che contiene sei passaporti diversi. Tra tutte l'identità più probabile sembrerebbe quella di Jason Bourne, americano residente a Parigi. Giocoforza recarvisi, convincendo una ragazza a dargli un passaggio in cambio di 10.000 dollari. Ma qualcuno della Cia sa benissimo chi è lo smemorato, e preferirebbe decisamente vederlo morto...
Alex (Denis Levant) è un giovane clochard sul cui corpo, quando giace ubriaco fradicio al centro del boulevard Sébastopol, le auto delle coppie borghesi passano allegramente. Con orrore gli si avvicina Michéle (Binoche), pittrice con un padre colonnello e un fidanzato carogna al quale, un giorno, sparerà. Tra Alex e Michéle, clochard per necessità o per disperazione sul Pont-Neuf chiuso al pubblico per lavori, nasce “l’amour fou”.
Jason Bourne è tornato. La sua angoscia è sempre alimentata dal bisogno di sapere chi e perché lo ha trasformato in una macchina per uccidere cancellandone l'identità. A questo si aggiunge il desiderio di vendicare la morte della sua compagna. Il teatro dell'azione è estremamente vario: da Mosca a Londra, da Torino fino a Tangeri passando per la Spagna fino a un epilogo che dovrebbe essere programmaticamente destinato a chiudere la trilogia.
Ferdinand e Marianne si ritrovano dopo cinque anni da che si sono lasciati e durante i quali lei è stata in una banda di criminali. Abbandonati moglie e figli e sbarazzatosi di un cadavere, Ferdinand-Pierrot fugge con Marianne. Si isolano dal mondo, si amano, ma comunicare non è facile. Finiti i soldi, bisogna pur vivere: Ferdinand segue Marianne che torna nella banda. Un colpo, un omicidio, ma l'amore è finito. A quel punto Ferdinand e Marianne....
La vicenda è quella della sognatrice Mathilde che non si rassegna alla condanna a morte del fidanzato ucciso dai commilitoni - durante la Ia guerra mondiale - e in maniera ossessiva cerca gli indizi che la conducano a ritrovarlo. Si sposterà dal suo paesino alla scoperta di una Parigi favolosa (rivitalizzata in digitale), con i colori vivaci di Place de l'Opéra e del Trocadero, tra preti che conoscono mezze verità, prostitute vendicative e avvocati che faticano ad essere avidi; tornerà al suo paese in preda allo sconforto, scoprirà un altro indizio e ripartirà per Parigi... è un oscillamento per la verità ripetitivo tanto che non c'interessa veramente sapere se il fidanzato Manech sia vivo o morto.
Edmond Batignole è un piccolo bottegaio nella Parigi del 1942 occupata dai nazisti. Uomo mediocre, né collaborazionista né perseguitato, approfitta egoisticamente della disgrazia dei vicini - una famiglia di ebrei denunciata alle autorità da suo genero - per occuparne l'appartamento. Quando però Simon, il figlioletto dei vicini fortunosamente scampato alla deportazione, bussa alla sua porta, Edmond si impietosisce e, in modo rocambolesco, aiuta il bimbo a rifugiarsi in Svizzera assieme a due cuginette. Sulle orme di Benigni, Jugnot realizza un film in equilibrio tra gravità e leggerezza, tra impegno civile e gusto romanzesco, rivisitando con emozione uno dei capitoli più controversi della storia francese. Presentato al festival di Locarno, il film ha riscosso in patria un notevole successo di pubblico e di critica. Resterà nella memoria l'affilata caratterizzazione che l'attore-regista offre del francese medio negli anni dell'Occupazione.
Parigi: per arrestare un alto dignitario cinese corrotto, la polizia francese convoca Liu Jian - un ufficiale dei servizi segreti di Hong Kong dotato del necessario tatto - e lo affianca al funzionario Jean-Pierre Richard. Qualcosa però non va per il verso giusto, perché il bersaglio viene assassinato davanti agli occhi di Liu, che si ritrova pure accusato dell'omicidio: la sola persona presente sul luogo del crimine e che potrebbe scagionarlo è una prostituta americana...
La NASA entra in stato di allerta quando un'improvvisa pioggia di meteoriti distrugge uno Shuttle in orbita attorno alla Terra, insieme al satellite che gli astronauti stavano riparando, e in seguito cade su un'area che va dalla Finlandia alla costa orientale degli Stati Uniti, distruggendo in particolare New York. Ben presto gli scienziati scoprono che un enorme asteroide si dirige verso la Terra e la colpirà entro 18 giorni con conseguenze catastrofiche. L'unica soluzione è trivellare l'asteroide e poi farlo saltare con una bomba nucleare collocata al suo interno. Per l'incarico vengono reclutati e addestrati l'esperto di trivellazione petrolifera Harry Stamper (Bruce Willis) e i suoi uomini, tra cui il giovane A.J. (Ben Affleck). Quest'ultimo non ha buoni rapporti con Harry perché innamorato di sua figlia Grace (Liv Tyler).
Quando Camille si ammala, è costretta a vivere con Philibert e Franck.
Romain, trent’anni, fa il fotografo. Un giorno scopre di essere affetto da una malattia incurabile: gli restano solo pochi di mesi di vita. A mano a mano che si avvicina alla fine diventa sempre più crudele con il suo partner, odioso con la sorella e con i genitori...
Grace Elliott, è una giovane dama scozzese che si ritrova a Parigi, impossibilitata a rientrare in patria, nei giorni della Rivoluzione. Il film di Rohmer si ispira ai suoi diari, che riferiscono dei giorni del Terrore, ma anche del suo legame con Philippe "Egalité" Duca d'Orléans, cugino di Luigi XVI. I due sono stati amanti, ma un'attenzione profonda li lega ancora. Grace però, da monarchica convinta qual è, non perdona a Philippe il voto in favore della messa a morte del Re. Si ritrova poi coinvolta in un processo nel quale, a seguito di una lettera rinvenuta in un suo cassetto, viene accusata di essere una spia inglese controrivoluzionaria.
Diego Mora, che da venticinque anni vive in esilio a Parigi in seguito alla vittoria franchista in Spagna, viene rimandato in patria con il compito di dirigere un'azione sindacale antiregime. Alla frontiera, però, si verifica un incidente e Mora è costretto a tornare a Parigi per impedire a un compagno di mettersi nei guai. Ma, una volta rientrato, l'organizzazione degli esuli lo mette sotto accusa. Mora va in crisi e l'incontro con alcuni giovani con propositi terroristici acuisce i suoi dubbi.