Ricostruzione dell'incontro di boxe, valevole per il titolo mondiale dei pesi massimi, tra i pugili neri Mohammed Alì, già Cassius Clay, e George Foreman a Kinshasa (Zaire) il 30 ottobre 1974. Al materiale filmato da Gast nel 1974 a Kinshasa s'aggiungono le interviste allo scrittore Norman Mailer, ai giornalisti Georges Plimpton e Thomas Hauser e al regista Spike Lee che vent'anni dopo commentano l'avvenimento. Più che sul Mohammed Alì della realtà, è un film sul mito, sulla leggenda, sul significato simbolico, sociale e politico di Alì e della sua vittoria sul nero Foreman che paradossalmente nel 1974 incarnò l'odiato zio Sam, quell'America dei padroni bianchi che avevano ridotto i neri a loro immagine e somiglianza.
Il film narra la storia del sistema operativo GNU/Linux, dalle sue origini al 2000, ponendo inoltre l'accento sulla differenza tra software libero e software open source e analizzando alcuni casi di programmi rilasciati sotto licenza libera (ad esempio Apache). Nel documentario non mancano le accuse contro la Microsoft e rivelazioni di protagonisti famosi. Nel corso del documentario vengono intervistati noti hacker ed imprenditori, tra cui Richard Stallman, Linus Torvalds, Eric Raymond, Bruce Perens, Michael Tiemann, Larry Augustin, Frank Hecker e Brian Behlendorf.
Mentre il cinema australiano si diffondeva al pubblico internazionale negli anni '70 attraverso rispettati film d'autore come "Picnic At Hanging Rock" di Peter Weir, un nuovo underground di registi sfruttano a basso budget e producendo molto meno. Il regista di documentari Mark Hartley esplora questa era sfrenata di sesso e violenza, completa di clip di alcuni dei film più oltraggiosi della scena e di interviste con gli stessi registi rinnegati.
Attraverso il documentario Sir David Attenborough ha realizzato un sogno che lo accompagna fin da quando visitava questo museo da bambino: "Vengo al Museo di Storia Naturale da quando ero un ragazzo, è uno dei luoghi ideali per conoscere la storia naturale. In questo documentario abbiamo la tecnologia per riportare in vita alcune delle creature più straordinarie del pianeta: alcune sono relativamente recenti, come il dodo, altre meno, come i dinosauri, e altre ancora le conosciamo solo grazie ai ritrovamenti dei fossili".