I cinque episodi che costituiscono il film sono introdotti da un prologo in cui un misterioso frate in una catacomba fa rivivere alcuni peccatori che raccontano i loro crimini: una donna commette uxoricidio, ma viene uccisa da un pazzo; un uomo scappa con l'amante, ma un incidente sfigura lui e acceca lei; un giovane costringe al suicidio un rivale, ma il fantasma di questi gli strappa il cuore; un industriale viene distrutto da una magica statuetta; il direttore d'un ospizio per ciechi è divorato da un cane.

In una bottega di oggetti usati appartenente a un distinto vecchietto, accedono diversi acquirenti che in un modo o nell'altro cercano di truffare il rigattiere. A costoro accadono fatti strani e terrificanti.

Un giovane poeta viene ingaggiato dal proprietario di un museo delle cere per animare attraverso tre storie altrettante statue esposte nel museo, Ivan il Terribile, Jack lo squartatore e il califfo di Bagdad Harun Al-Rashid

Un'antologia horror che contiene tre storie: una professoressa universitaria è perseguitata in modo aggressivo da uno dei suoi studenti; una bruna prudente stabilisce che la sorella bionda dallo spirito libero è malvagia; e la notte di una donna si capovolge dopo aver acquistato un'antica bambola feticcio Zuni.

Il giovane dr. Martin si presenta alla clinica psichiatrica del dr. Star per venirvi assunto come assistente interno. Accolto dal socio dr. Rutheford, viene affidato all'inserviente Max per una visita ai ricoverati tra i quali, onde dimostrare le proprie capacità, dovrebbe individuare Statr, a sua volta impazzito. La prima paziente, Bonnie, racconta come sia impazzita quando si è vista assalita dalle membra impacchettate di Ruthy, moglie assassinata dall'amante Walter. Il sarto Bruno narra di avere ucciso il cliente Smith e di essere stato assalito da un manichino, Otto, rivestito dall'abito confezionato per il defunto figlio di Smith. Barbara racconta le uccisioni del fratello George e dell'infermiera Higgins operate dall'amica Lucy, che poi si scopre essere lei stessa. Il dr. Byron uccide Rutheford con un robot in cui immette se stesso, ma poi viene trovato strangolato. Solo a questo punto Martin s'accorge che Star è lo stesso Max, e rinuncia all'incarico, ma viene ucciso.

Quattro camere, quattro episodi comico-grotteschi tenuti insieme da un luogo (il Mon Signor, vecchio albergo di Los Angeles), un tempo (la notte di San Silvestro) e un fattorino (T. Roth). 1) “Strano intruglio” di A. Anders: una squadra di streghe cerca sperma fresco per evocare la loro dea; 2) “L'uomo sbagliato” di A. Rockwell: una coppia sadomaso coinvolge il fattorino d'albergo nei suoi esercizi; 3) “I cattivi” di R. Rodriguez: due bambini burrascosi si ribellano al baby-sitter, scoprono un cadavere, incendiano la stanza; 4) “L'uomo di Hollywood” di Q. Tarantino: un attore scommette che riuscirà ad accendere uno Zippo dieci volte di seguito, vincerà una Chevrolet del '64 e salverà il proprio mignolo. Bischerrima scemenza e colluvie di sciocchezze comicarole, non priva di volgarità né di turpiloquio. Si va dal pessimo al mediocre. Il meglio del film è nel cartoon d'avvio, veicolo dei titoli di testa. Colonna sonora dei Combustible Edison.