Dopo l'interrogatorio della Gestapo, un prigioniero politico tenta la fuga, ma viene riacciuffato e lasciato privo di sensi in una cella. Da quel momento si dedica con meticolosità a ideare un piano di fuga. L'arrivo di un nuovo compagno di cella gli fa temere di essere spiato, ma la condanna a morte gli infonde nuove forze. Trascorsi momenti di angoscia, riesce ad attuare felicemente il suo piano e a riconquistare la libertà.

Dopo ben quattro anni di lontananza, la famiglia Whitfield, si riunisce nuovamente per festeggiare il Natale. Dopo anni quindi riprende una tradizione che sembrava ormai smarrita e molte sono le cose che hanno da raccontarsi i vari componenti; sarà un'occasione per mettere a nudo diverse questioni familiari rimaste in sospeso. Di sicuro, sarà un Natale che la famiglia Whitfield non dimenticherà per molto tempo.

Elsa (Sophie Marceau), bella scrittrice e madre single di due esuberanti adolescenti, incontra l'avvocato Pierre (François Cluzet) durante la conferenza alla manifestazione del salone del libro. Già dopo il primo sguardo l'attrazione tra i due è fortissima, quasi per un alchimia inspiegabile il desiderio è irrefrenabile, ma bisogna fare assolutamente i conti con i propri principali doveri e con la morale. Elsa reduce da poco da un faticoso divorzio è assolutamente contraria da sempre a relazioni con uomini impegnati e Pierre, sposato da quindici anni, è uomo fedele alla moglie e padre affettuoso. Responsabilmente Elsa e Pierre sembrano quindi destinati a dimenticarsi ma i due invece continueranno ad incontrarsi casualmente in giro per il mondo. Riusciranno a non cedere alla tentazione, fedeli al proprio senso del dovere o peggio, il senso di colpa?