In un villaggio della Francia del '700 vive la radiosa Belle appassionata alla lettura e un po' stanca della vita ripetitiva che le è toccato in sorte di condurre. Un giorno il padre (un anziano inventore un po' eccentrico) chiede asilo in un castello non sapendo che lì vive la Bestia. Costui è un Principe che, in seguito ad un atto di egoismo, è stato trasformato in un animale. L'incantesimo si romperà solo se una fanciulla si innamorerà di lui prima che una rosa, contenuta in una campana di cristallo, perda l'ultimo petalo. Belle, che è oppressa dalla corte di Gaston, il bello e bullo del villaggio, va alla ricerca del padre e, trovatolo nel castello, si offre in ostaggio alla Bestia al suo posto. Da quel momento tra i due si sviluppa un non facile rapporto.
La figlia prediletta del re Tritone, la curiosa Ariel, sogna di vivere sulla Terra con gli umani e, trasgredendo gli ordini paterni, si avvicina al mondo terrestre e s'innamora del principe Eric. In cambio di fattezze umane, cede alla strega del mare Ursula la sua voce e le promette di darle in pegno la sua libertà se entro tre giorni il principe non la bacerà.
New Orleans, età del jazz. Tiana lavora sodo e senza sosta per accumulare il denaro che servirà a realizzare il sogno che lei e il padre formularono quando era bambina: un ristorante, con ottimo cibo e ottima musica. Intanto il principe Naveen sbarca in Lousiana e le ragazze della città impazziscono per vederlo, ma lui si lascia presto abbindolare dal malvagio Facilier, dedito alle arti oscure, e finisce trasformato in un ranocchio. Scambiando la bella Tiana per una principessa, nel corso di una festa da ballo, implora da lei il bacio che, secondo le favole, lo farà tornare umano ma accade l'imprevisto ed è Tiana a trasformarsi a sua volta in una graziosissima, viscida ranocchia. Per poter donare la felicità agli altri, attraverso il piacere del cibo, Tiana dovrà prima conoscere la felicità per sé, attraverso l'amore, e capire che un sogno non è pienamente bello se non è condiviso Ad un certo punto il principe dovrà cioè prendere il posto di suo padre, così vuole la fiaba e la vita.
La principessa è corteggiata dal padre che la vuole sposare, quindi decide di scappare e rifugiarsi nel bosco sotto una pelle d'asino, fino a quando non incontrerà un principe, che la salverà e con cui rivendicherà il suo titolo.
La perfida regina ordina al suo cacciatore di uccidere Biancaneve che lo specchio parlante ha definito la più bella del reame. La ragazza fugge. Guidata dagli animaletti del bosco, arriva alla casa dei sette nani. Eolo, Mammolo, Pisolo, Brontolo, Dotto, Gongolo e Cucciolo la accolgono e la proteggono. Quando la regina, trasformatasi in strega, arriva per ucciderla, i nanetti inseguono la cattiva che precipita da un burrone. Biancaneve, vegliata dai suoi amici come morta, torna in vita quando viene baciata dal giovane principe innamorato.
Il Principe Edward, del regno di Euphrania, è alla ricerca di una sposa. Nel suo stesso reame vive Cenerentola, una bellissima fanciulla che, dalla morte della madre, è costretta dalla crudele matrigna a svolgere tutte le faccende domestiche come una serva. La fanciulla e il Principe si incontrano magicamente durante un ballo a palazzo: Cenerentola, grazie all'aiuto della fata madrina, riesce a prendere parte al ricevimento con un bellissimo abito, e, senza essere riconosciuta da nessuno, fa innamorare di sé Edward. Ma a mezzanotte è costretta ad abbandonare il castello, lasciando dietro di sé solo una minuscola scarpina di cristallo. Con questo romantico oggetto, il Principe ritroverà la sua amata e la porterà via dalla vita misera e infelice che Cenerentola conduceva, sposandola e facendone la sua Regina.
Gianni e Pinotto sono impegnati ad accudire il fratellino di un'attrice. Nel leggergli la fiaba dal titolo La leggenda del fagiolo magico, Pinotto si addormenta e nel sogno i due simpatici fannulloni si trovano a vivere le vicende narrate nella favola. L'idillio s'interrompe bruscamente col ritorno al mondo reale e il povero Pinotto è costretto, a suon di schiaffoni, a pagare per l'errore di aver aperto la porta della fantasia...