Osborne Cox è un analista della CIA che viene da un giorno all'altro allontanato dal suo incarico. Motivo ufficiale: ha dei problemi con l'alcol. Comincerà ad averli rimanendo a casa disoccupato e con una moglie che lo tradisce con Harry Pfaffer, uno sceriffo federale affetto da numerose intolleranze alimentari. Alla periferia di Washington, in una palestra, Linda Litzke (una donna di mezza età che sogna interventi di chirurgia estetica che non può pagarsi) viene coinvolta da Chas, un collega svaporato, in un gioco pericoloso. Un inserviente ha trovato in uno spogliatoio un dischetto con informazioni riservate della CIA. I due risalgono al proprietario, che è Osborne, e decidono di tentare di ricattarlo per denaro.

Dodgeball è un ulteriore capitolo della arcinota saga di assalto al botteghino da parte di Ben Stiller e compari. Il film risulta essere parente stretto del precedente Zoolander in quanto a demenzialità. Per il vecchio Ben un ruolo finalmente un pizzico diverso: lo ritroviamo infatti nei panni del cattivissimo e stupidissimo proprietario di una catena di centri di fitness, smanioso di globalizzare anche il più piccolo centro sportivo. Una modesta palestra di periferia cercherà di non farsi piegare economicamente puntando tutto sul primo premio del campionato di Dodgeball, che finirà, nemmeno a dirlo, con una sfida all'ultimo sangue tra i buoni e i cattivi.

Melvin lavora in una palestra di body building nella quale è sistematicamente sbeffeggiato da tutti per il suo fisico. Poi un giorno si getta giù dalla finestra, cade su un camion che trasporta rifiuti tossici e diventa un supereroe. Schifosamente spassoso, ironico e inguardabile.