Un importantissimo uomo d'affari muore improvvisamente, lasciando erede la moglie di una fortuna in denaro e di pericolosi brevetti. Alcune spie russe si fanno concorrenza per rubarli, ma si alleano all'arrivo dei cinesi. La vincerà un agente francese del quale la vedova si è innamorata.

Un giornalista televisivo intervista lottatori e promotori su Bruce Lee in preparazione di un torneo per rivendicare il titolo di "Successore dell'eredità di Bruce Lee". I filmati e le interviste di Bruce Lee sono riproposti in stile pseudo-documentario.

Un americano, guardia del corpo di un industriale svedese, è coinvolto in un intrigo internazionale (le superpotenze si danno battaglia per impadronirsi di un brevetto dell'industriale, un'arma laser capace di colpire bersagli anche a grandi profondità marine).

In una notte preistorica, secondo un'antica leggenda azteca, arrivò sul nostro pianeta a bordo di una navicella spaziale sferica il dio Bianco. Egli si accoppiò con una terrestre dando origine al capostipite della stirpe degli Uomini Puma. L'ultimo erede di questa stirpe è il paleontologo britannico Tony Farmes. Infatti, il giovane studioso è il discendente diretto del dio Bianco e reincarnazione del primo Uomo Puma. A rivelargli questa sua discendenza è il sacerdote azteco Vadinho che gli consegna una magica cintura che conferisce all'Uomo Puma dei particolari poteri tra cui il volo, la super forza, l'intangibilità, proprietà taumaturgiche, ma non l'invulnerabilità fisica.

Un'astronave aliena proveniente da Nettuno tenta più volte l'assalto al pianeta Terra ma fallisce miseramente trovandosi contro un temibile avversario. Alla fine i nettuniani verranno distrutti da un attacco di missili nucleari.

L'anno è il 2055 e l'universo è in uno stato di tumulto, in attesa della formazione di un governo che possa stabilire la pace universale. Fino a quel momento, l'Unione di Orione è al suo posto, una difficile alleanza composta non da pianeti, ma dai loro singoli stati, dominata da bande ribelli, tiranni miopi e regine sibilanti e prepotenti. Insomma, regna il caos.