In un campeggio estivo due ragazze scoprono di essere gemelle: le due infatti sono state separate in culla dei genitori, che decisero di lasciarsi e dividersi le bimbe. Le due ragazze allora decidono di scambiarsi i ruoli per conoscere il genitore che non hanno mai avuto e progettare il loro ricongiungimento….

John e Wendy sono un fratello e una sorella che vivono lontani e si sentono raramente, alle prese con gli stessi problemi: entrambi insoddisfatti della propria vita sentimentale e professionale si trovano all'improvviso a doversi prendere cura dell'anziano padre, non particolarmente amato, sprofondato negli abissi della demenza senile e cacciato dalla casa in cui si trovava dopo la morte della sua compagna. Passando da una casa di cura all'altra, i due impareranno a conoscersi e a conoscere meglio il proprio genitore...

Aggiornata al 1985, è la cinebiografia di Howard Stern, disc-jockey e showman, che alla radio divenne un divo di grande popolarità (fino a venti milioni di ascoltatori) con un programma impregnato di sincerità spudorata e di intemperanze verbali (con orgasmi e peti in diretta). Stern interpreta sé stesso, proseguendo la propria autoglorificazione all'insegna del “politicamente corretto”. “Il grande schermo qui non serve a spiegare, analizzare o storicizzare, ma ad alimentare il gioco ed offrirgli una nuova possibilità”

Essere innamorate e fidanzate con un avvocato di successo, ed essere bruttine e impacciate, può essere una di quelle fortune che capitano a pochi, ma essere corteggiati da uno come Hugh Grant, sempre molto dandy, ha dell'incredibile. La vita di Bridget Jones, giornalista televisiva da sbarco, che riesce a rendere ridicolo il più semplice dei servizi, sembra avere raggiunto l'equilibrio. Ha un uomo affascinante con una pazienza zen, da chiamare in ogni momento della giornata (anche durante le riunioni più importanti); ha un lavoro che l'appaga; ha diverse amiche confidenti. Bridget non ha però fatto i conti con la gelosia. L'assistente del fidanzato, è infatti una bella, brillante, gentile ragazza, dalle gambe lunghissime (con le gambe fin qui, dirà Bridget, indicando il proprio seno). Le giornate della protagonista si riempiono, così, di dubbi, pensieri che la riconduranno al pensiero dell'originaria e impenitente vita da single.

Il film "The Producers" parla di un produttore di Broadway ormai in rovina, Max Bialystock (Nathan Lane), a cui un ragioniere timido e spesso isterico, Leopold Bloom, fa capire che, truffando potrebbe fare più soldi con un fallimento che con un grande spettacolo. Quindi i due prendono un pessimo copione, una storia dedicata ad Hitler, un pessimo regista gay, Roger DeBris (Gary Beach) e danno al nazista Franz Liebkind (Will Ferrell), scrittore del copione scelto, il ruolo del Führer per mettere in scena il peggior musical di sempre. Ma il loro attore protagonista si ferisce e il suo ruolo viene interpretato dal regista gay. Quindi il musical appare al pubblico satirico e spiritoso: gli investitori pretendono quindi i loro soldi costringendo Leo alla fuga a Rio de Janeiro con i soldi e la fidanzata Ulla (Uma Thurman) e facendo finire Bialystock in prigione.

Hollywood. Joe, giovane e innocente mormone, sta per trasferirsi in Utah, dove sposerà la bella e altrettanto casta Lisa. Un giorno un produttore cinematografico gli fa una ricchissima proposta di lavoro; il problema è però che si tratta di girare un porno, nel quale Joe avrebbe la parte del supereroe Orgazmo.

Michal, un'ebrea ortodossa sulla trentina, viene lasciata dal promesso sposo a tre settimane dal matrimonio. Decide però di non cancellare gli elaborati preparativi per la cerimonia ma di trovare invece un uomo da sposare in esattamente 22 giorni. "Ho la sala, l'abito, la data e 200 invitati", afferma Michal, "non sarà difficile trovare marito". Come premessa comica potrebbe essere spassosa. Il problema è che Un appuntamento per la sposa, opera seconda della regista ebrea ortodossa Rama Burshtein dopo La sposa promessa (la cui protagonista, Hadas Yaron, vinse la Coppa Volpi alla Mostra del cinema di Venezia nel 2012), non è una commedia tout court, ma vuole anche essere una riflessione sulla società ebrea ortodossa e il ruolo che la tradizione gioca sui rapporti fra uomini e donne.

Dopo essere riuscito a far sposare la splendida mamma con il papà dei suoi sogni, il piccolo Mikey si trova alle prese con i difficili dilemmi infantili, i battibecchi dei genitori, e una nuova e imprevista compagna di stanza: la sorellina Julie.

Che succede se un prototipo di bombardiere invisibile cade in mano a uno dei più loschi trafficanti d'armi del pianeta, l'ungherese Gundars, dispostissimo a venderlo al miglior offerente? Si cerca ovviamente l'aiuto di Alex, miglior spia statunitense in servizio. Ma per coprire l'operazione cosa di meglio di organizzare un incontro di boxe tra il campione del mondo dei medi Kelly e un avversario europeo? Peccato che spia e pugile all'inizio non possano soffrirsi. Ma l'amore per l'avventura e per l'America avrà la meglio di (quasi) ogni difficoltà. Se già la trama vi sembra piuttosto stupida, rassicuratevi: il film è anche peggio. Betty Thomas, che pure diresse il discreto "Private Parts", non ha assolutamente il polso per la commedia d'azione.

Il film racconta la storia di Isabel Bigelow (Nicole Kidman), giovane strega che ha deciso di vivere una vita normale, di trovarsi un lavoro, degli amici e l'amore, come i comuni mortali. Un giorno, mentre si trova in una caffetteria, viene notata dal famoso attore Jack Wyatt, ammaliato dal modo in cui arriccia il naso, che le offre un lavoro come interprete di Samanta nel remake della serie televisiva Vita da strega. Isabel, innamoratasi dell'attore, accetta, ma scopre che la vuole usare solo per ritrovare il successo perduto. Alla fine Jack, resosi conto del talento di Isabel, le dà una vera parte; nel frattempo tra i due nasce una storia che si complica quando lei gli svela di essere effettivamente una strega.