Tratto dal libro di Thomas Keneally è la vera storia di Oscar Schindler, industriale tedesco, che nel 1938 capisce che è bene legarsi ai comandanti militari. Li frequenta nei locali notturni, offre bottiglie preziose. Quando gli ebrei sono relegati nel ghetto di Cracovia Schindler riesce a farsene assegnare alcune centinaia come operai in una fabbrica di pentole. All'inizio sembra sfruttarli, in realtà li salva. Di fronte alla persecuzione tremenda, il tedesco trasforma quella sua prima iniziativa in una vera missione, fino a comprare letteralmente le vite di quasi milleduecento ebrei (la famosa lista) che sicuramente morirebbero nel campo di Auschwitz.

Il film ricostruisce i crimini commessi dai nazisti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i protagonisti si dichiarano innocenti: di chi è allora la colpa di questi crimini? Resnais compie un viaggio oltre i limiti dell'orrore per tenere desta la nostra attenzione e il nostro sdegno, con un rigore insuperato.

La professoressa Deborah Lipstadt intraprende una battaglia legale tesa a far luce sulla verità storica che David Irving, storico negazionista, continua a rifiutare. Accusata di diffamazione a mezzo stampa, Deborah e il suo team di avvocati sono chiamati a dimostrare la realtà dell'Olocausto per difendersi dall'accusa.

Auschwitz (Polonia), autunno 1944. Chi erano e come operavano i Sonderkommando, unità speciali di internati ebrei che curavano il funzionamento delle camere a gas e vi accompagnavano i loro confratelli da eliminare, ottenendo in cambio qualche mese in più di sopravvivenza. Da un testo teatrale dello stesso sceneggiatore-regista-montatore (già attore, vedi Fratello, dove sei?), basato sul libro Auschwitz: A Doctor's Eyewitness Account di Miklos Nyiszli, medico ebreo ungherese che effettuò gli esperimenti del nazista Josef Mengele per salvare sé stesso e la sua famiglia. Non c'è compiacimento morboso nel mettere in immagini (fotografia stilizzata di Russell Lee Fine) l'orrore di un lager di sterminio e il velo grigio della cenere umana che avvolge il campo e le coscienze degli internati.