Il film è dedicato al tema dell'uso delle armi in America, facendo riferimento alle stragi nelle scuole americane, in particolare al massacro della Columbine High School, vicino a Denver e Littleton, nel Colorado, nella quale due ragazzi armati di fucile entrarono nella loro scuola dove uccisero 12 studenti e un insegnante per poi suicidarsi. La realizzazione del documentario ha portato l'autore in giro per gli Stati Uniti, fino alla finale intervista all'ex-attore Charlton Heston, presidente della National Rifle Association (letteralmente Associazione Nazionale dei Fucili in inglese). Spostatosi in Canada per approfondire il tema dell'uso delle armi, Moore giunge alla conclusione che non è l'arma in sé a creare il crimine, ma la paura del crimine stesso che negli Stati Uniti, attraverso i suoi mezzi d'informazione e l'uso politico delle differenze sociali, porta chiunque a diffidare del prossimo, trascinando questi contrasti a forme di difesa personale eccessiva.
Dopo Bowling a Columbine e Fahrenheit 9/11, Michael Moore riprova a scuotere l'opinione pubblica con un nuovo documentario-denuncia. L'obbiettivo di Moore stavolta è il sistema sanitario Americano che costringe migliaia e migliaia di persone a morte certa perché prive di un'assicurazione. Il film è anche un viaggio in altri paesi e altri sistemi sanitari dalla Francia all'Inghilterra, dal Canada a Cuba.
Zeitgeist: the Movie è un web film non profit basato su teorie del complotto del 2007, diretto, prodotto e distribuito da Peter Joseph; è uscito in lingua inglese sottotitolato in diverse lingue, tra cui l'italiano ed è da poco disponibile anche doppiato in italiano.È un documentario diviso in tre parti, apparentemente distinte ma rivolte verso un unico messaggio:
Il film verte sui legami segreti tra la famiglia del presidente degli Stati Uniti George W. Bush e la famiglia Bin Laden, ponendo l'accento su quelle che, a detta del film, sono state strumentalizzazioni politiche degli attentati dell'11 settembre 2001, con le seguenti campagne militari americane in Afghanistan ed Iraq. Sui legami tra la famiglia Bush e la famiglia Bin Laden, il film cita una serie di fonti che evidenziano come le famiglie Bush e Bin Laden fossero entrambe consociate del Gruppo Carlyle, appaltatore di veicoli militari e oleodotti, che dalla guerra d'Iraq avrebbe tratto grandissimi profitti. Dopo gli attentati dell'11 settembre, la famiglia Bin Laden fu costretta dalla direzione del Gruppo a liquidare le proprie quote. Bush Senior fu Senior Advisor nel Carlyle Asia Board per due anni, e la famiglia Bin Laden nominò nel 1976 James Bath, amico dei Bush, amministratore degli investimenti della famiglia in Texas
Renée, una ragazza vivace, viene considerata dalla sua famiglia troppo sovversiva ed è costretta a sottoporsi, fin da giovanissima, a sedute di elettrochoc. I trattamenti segnano profondamente la sua esistenza, portando nella sua vita violenza e dipendenza da droghe, ma anche uno strano legame con suo figlio Jonathan. Girato nellarco di più di 20 anni, è un assemblaggio di registrazioni in Super 8, VHS, fotografie, messaggi di segreterie telefoniche.
Donald Trump è adatto per il ruolo di presidente degli US? Esperti di salute mentale rivelano le loro impressioni e i derivanti pericoli che ne conseguono.
Documentario sul film lanciato come il più redditizio nella storia del cinema: girato in 7 giorni in Florida, costò 25 000 dollari e ne incassò in mezzo mondo 600 000 000, cifra incontrollata e incontrollabile perché la proprietà e la distribuzione passarono, poche settimane dopo l'uscita clamorosa a New York, a una società di mafiosi italoamericani. Più che sul pornofilm e sul suo autore, l'ex parrucchiere Damiano, specialista di pornocinema (suo è The Devil in Miss Jones, uscito nello stesso 1972), è un documentario sul fenomeno Gola profonda: ne ricostruisce la vicenda umana, politica e giudiziaria, le conseguenze sull'industria cinematografica statunitense, i significati che aveva o che gli furono attribuiti dai giovani contestatori, dagli intellettuali, dai movimenti di liberalizzazione, dall'establishment conservatore, persino dall'ala più radicale e politicizzata del movimento femminista.
Una volta era famosa quanto Jackie O - e poi ha cercato di eliminare un presidente. Martha Mitchell era la più improbabile delle spie: una moglie repubblicana che è stata screditata da Nixon per tenerla zitta. Fino ad ora.