Ispirato dai fumetti E.C. del 1950, G.Romero e S. King portano sullo schermo 5 imperdibili novelle del terrore! La storia comincia con un padre, Stan, che rimprovera severamente il figlio, Billy, perché beccato a leggere un albo di Creepshow, una raccolta di storie dell'orrore a fumetti. Terminato il litigio, Stan getta il fumetto nella spazzatura ritirandosi poi in salotto, mentre Billy affranto prega i personaggi del fumetto di vendicare l'ingiustizia, che magicamente prendono vita accerchiando la casa. Una figura spettrale, lo "Zio Creepy", appare alla finestra della cameretta del bambino e facendogli cenno di avvicinarsi, comincia a narrare delle storie.
Tre episodi da E.A. Poe e adattati da Richard Matheson. Il primo (Morella) racconta di una figlia che si sostituisce al corpo mummificato della madre morta; il secondo (Il gatto nero) di un marito tradito che mura vivi la moglie e l'amante; il terzo (Il caso del signor Waldemar) di un ipnotizzatore che rimanda la morte di un amico con esiti macabri. Roger Corman, produttore e regista, utilizza i suoi attori collaudatissimi nel genere horror (Vincent Price soprattutto, presente in tutti e tre gli episodi) per un divertimento nero dai toni allucinati e grotteschi, talvolta (come nel caso del gatto che svela un delitto) non privo di una sottile vena umoristica.
In seguito alla misteriosa scomparsa di un attore, l'ispettore Holloway di Scotland Yard si reca sul posto per indagare. Incontratosi con gli agenti di polizia e con l'agente immobiliare della villa di campagna da dove è sparito l'attore, il detective apprende alcune strane storie occorse ai precedenti occupanti della dimora. Il primo racconto riguarda uno scrittore vittima di uno dei protagonisti uscito dai suoi racconti. La seconda storia concerne due uomini in visita ad un museo delle cere che sono perseguitati da una statua. Il terzo racconto parla di una bambina che si interessa di magia. Il quarto episodio riguarda l'attore scomparso, che indossato un mantello diventa un vampiro.
La statua di un capo indiano campeggia all'ingresso del drugstore di Roy e Martha Spurce. Quando il negozio viene assaltato da dei malviventi la statua si anima e fa giustizia. Due coppie in vacanza fuori stagione fanno il bagno in un lago e finiscono male. Al ritorno da un'avventura extra coniugale, una donna travolge con l'auto un autostoppista di colore, fugge via e continua a vivere nel rimorso. Seconda puntata di "Creepshow", ma la struttura (quella dell'album a fumetti) è identica alla prima. Lo spunto è offerto da racconti di Stephen King, la sceneggiatura è di Romero (regista del primo film), ma allora: perché questa volta non funziona?
La pellicola è suddivisa in tre storie dell'orrore, ricamate da racconti di scrittori tra i quali figura Stephen King. L'intreccio narrativo principale è una rappresentazione in stile fiaba popolare; le storie vengono raccontate da un bambino che riesce così ad allungare il tempo per non esser cucinato dalla strega che lo ha rapito per mangiarselo. Il gatto nero appare nel secondo episodio, mentre il primo vede dei giovanissimi Christian Slater e Steve Buscemi alle prese con una mummia.
Tre storie dell'orrore raccontate a uno scrittore in visita a una strana discoteca. Nella prima un cacciatore di vampiri viene trasformato a sua volta in un vampiro. Nella seconda un produttore di horror film dà il ruolo principale a suo padre, vampiro autentico. Nella terza un regista cerca un villaggio per un film del terrore, ma capita in un paese fin troppo adatto.
In Alice, la giovane e viziata Alice trova un telecomando in grado di farla viaggiare spazio-temporalmente, ma anche di ridurla in un mostro; in The Radio un agente della sicurezza cerca di cambiare la sua miserevole e squallida vita seguendo i consigli di una voce proveniente da una radio comprata da un barbone; in Call Girl una prostituta serial killer sbaglia decisamente il cliente-vittima; in The Professor's Wife due ex studenti di uno scienziato pensano che sua moglie sia un robot e in Haunted Dog si segue la strana vita di un dottore decisamente poco ortodosso.