Sono almeno una diecina, tra muti e sonori, i film ispirati al romanzo (1847-49) di Henri Murger che nel 1896 fu messo in musica (La Bohème) da G. Puccini su libretto di Illica e Giacosa. Il film del finnico A. Kaurismäki è ambientato in una Parigi dei giorni nostri quasi astratta; i personaggi sono artisti e poveri, ma tra i quaranta e i cinquanta anni, spesso immigrati; invece di Puccini, musica di Mozart, valzerini francesi, voci di Moulodji e S. Reggiani e una triste canzone giapponese per la morte di Mimì. I fatti sono press'a poco gli stessi, ma privi di aura romantica, raffreddati da una recitazione atonale e da un umorismo impassibile. Citazioni a iosa e 2 comparse speciali: i registi Louis Malle e Samuel Fuller. Impregnato di un'allegria da naufraghi che non esclude né dignità né tenerezza.
Il giovane Grover si è appena laureato e vorrebbe fare il romanziere. Il ragazzo è ancora innamorato della bella Jane, la quale si è trasferita a Praga per gli studi, e non riesce in alcun modo a superare il distacco. L'aspirante scrittore non è l'unico a vivere in una sorta di limbo emotivo e professionale; ciascuno degli amici che lo circondano condivide la stessa irrequietezza ed insoddisfazione esistenziale.