Buster, un giovane ferrotipista ritrattista, si invaghisce di Sally, una segretaria del cinegiornale MGM. Nel tentativo di impressionare la ragazza, decide di diventare un cameraman del cinegiornale, impegnando la sua macchina fotografica e spendendo i suoi risparmi per l'acquisto di una vecchia cinepresa. Inizia così a filmare di tutto ma, a causa della sua inesperienza, le sue pellicole risultano sovraimpressionate e inutilizzabili per un cinegiornale. Buster viene deriso dagli altri cameraman e dallo stesso direttore del cinegiornale, oltre a non ottenere il posto di lavoro alla MGM. Sally lo incoraggia a riprovare e gli dà un importante suggerimento tecnico, Buster quindi le chiede di uscire la mattina seguente, domenica, per una passeggiata. Il giorno dopo i due passano insieme la giornata, tra piccole disavventure e contrattempi...

Negli anni ’80 Camiel, dentista gay, stringe amicizia con Simon, uno spacciatore, con cui condivide esperienze, amicizie e amanti. I due però si separano per una brusca rottura. Quattordici anni dopo i due ex amici si incontrano nuovamente. Simon sta morendo e ciò che è accaduto in passato assume nuovi significati.

Tra molte fantasticherie e inseguendo il sogno di diventare uno scrittore affermato, il giovane Garp guarda stralunato il mondo che lo circonda. Il ragazzo è convinto di poter modellare il mondo a sua immagine e somiglianza, ma, arrivato all'età adulta, è costretto a fare i conti con la realtà. Sul cammino per trovare se stesso c'è anche una madre ingombrante e poco ortodossa. Uno dei suoi figli muore e anche il successo letterario tarda ad arrivare.

Un quintetto di giovani amici della sinistra radicale USA invita a cena un camionista che si rivela un bieco nazionalista, fascistoide e violento. Uno dei padroni di casa lo uccide per legittima difesa. Digeriti i rimorsi e seppellito il cadavere in giardino, i cinque cominciano a invitare a cena e a uccidere i peggiori reazionari che gli capitano a tiro. Prima di fermarsi ne ammazzano dieci. Scritta da Dan Rosen, è una black comedy politico-culinaria che non manca di aguzza ironia nel disegno dei personaggi, dei rapporti interni al gruppo (con lo studente nero di giurisprudenza che fa da guru agli altri) e della ludica logica criminale che li guida. Ma il regista esordiente dà l'impressione di non sapere bene come padroneggiare la materia e le sue implicazioni etiche e politiche. Ripetitivo ed equivoco. Un'apprezzabile squadra di interpreti, ospiti compresi. Girato nel 1994.

Rose, avvocato di grido, e Maggie, splendida ragazza interessata soprattutto alle feste, sono due sorelle che hanno in comune solo il Dna e la misura delle scarpe. Dopo un terribile litigio, Rose caccia di casa Maggie. Quest'ultima, non avendo un posto dove stare, si mette sulle tracce della nonna, che non vede da anni, e inizia a ripensare alla sua vita.

Un giovane si risveglia dopo quattro anni di coma per scoprire che la sua timida fidanzata è diventata una modella per una delle principali riviste per uomini. Insieme all'amico sessuomane decide di attraversare il paese per irrompere alla festa organizzata dal proprietario della rivista e riprendersi la donna che ama.

Quando un serial killer interrompe il divertimento al swanky Coconut Pete's Coconut Beach Resort - un paradiso isola edonistica per scambisti --- spetta al personale del club per fermare la violenza ... o almeno lo nascondono!

La giovane ed affascinante Poppea, dopo avere subito violenza ad opera di due pretoriani, poiché intende chiedere giustizia, si reca a Roma. Qui giunta, la donna si lascia allettare dalle proposte della proprietaria di una casa di appuntamenti e inizia l'attività di prostituta. Il suo fascino fa presa su alcuni legionari del console Marco Valerio, uomo di rigidi costumi, che la rapiscono per fare una festa. L'improvviso arrivo di Marco Valerio interrompe l'orgia e Poppea viene cacciata ed insultata da questi. Mentre vaga per le strade per sfuggire ai pretoriani che danno la caccia ai cristiani, la donna trova rifugio, come modella, presso uno scultore che ha avuto l'incarico dall'imperatore Nerone di scolpire una statua di Venere: colpito dalla sua bellezza Nerone la sposa. Giunta ormai al culmine della potenza, Poppea, per vendicarsi di Marco Valerio che l'aveva insultata, lo convoca a palazzo e, dopo varie reticenze da parte del console, riesce a sedurlo.