Nel 1719, in attesa che Luigi XV cresca, Filippo d'Orléans è reggente di Francia. È un liberale riformista senza illusioni che detiene il potere e non vuole esercitarlo, dedito ai piaceri della vita; gli altri due personaggi principali sono l'ambizioso abate Dubois e il donchisciottesco marchese di Pontcallec.

Julien e Marguerite de Ravalet, figlio e figlia del Signore di Tourlaville, si sono amati teneramente fin dall'infanzia, ma mentre crescono il loro affetto vira verso la passione. Incapaci di resistere ai loro sentimenti, fuggono. Una favola moderna sul desiderio, passione, speranza, amore e morte. Una storia senza tempo, al di là di ogni moralità.

Enrico Merlo, che ha vissuto lontano dalla sua famiglia, ritorna in città alla morte del padre. Sospetta che questo sia stato ucciso dalla cugina Verde e dal fratello Cesare. Il suo sospetto viene certificato da una prova: un certificato di morte scritto da suo padre due giorni prima della sua morte

Il nobile Lionello torna nel paese natio, dove ritrova Barbara, la sorella lasciata tanti anni prima. Fra i due c'è una scintilla morbosa ancora viva, ma la ragazza è ora sposata con Giordano. Nel contempo, in paese si scatena una scia di omicidi sospetti; Giordano percepisce la presenza di un essere oscuro dietro tutto ciò.