Il professor Munro viene incaricato di rintracciare quattro ragazzi misteriosamente scomparsi nella giungla dell'Amazzonia. La sua ricerca riporta alla luce alcune pellicole, rinvenute presso una tribù cannibale: il loro contenuto chiarirà cos’è successo ai giovani dispersi.

Durante la guerra del Vietnam, un plotone di marines libera due prigionieri, Tom Thompson e Charlie Bukowski. Mentre il capitano Norman Hopper (John Saxon) tenta di tirarli fuori dalla fossa viene morso al braccio da Thompson. L'ufficiale si sveglia sul suo letto, sconvolto. Anni dopo, negli Stati Uniti, Charlie Bukowski viene dimesso dall'ospedale psichiatrico. Telefona al capitano Hopper e gli dà un appuntamento. Il ragazzo, tuttavia, presenta segni di squilibrio e decide di barricarsi armato dentro un supermercato. Tornato in ospedale, l'ex marine riesce a liberarsi e scatena insieme a Tom Thompson una rivolta, aggredendo infermieri e dottori. Si scopre che un virus altamente contagioso è contenuto nella saliva dei soldati. Anche Hopper viene infettato e, per evitare di essere scoperto, decide di nascondersi insieme a sua moglie e ai due militari. La polizia riesce comunque a rintracciarli.

Una troupe cinematografica parte su una chiatta fluviale per realizzare un documentario all'interno della foresta brasiliana. Ne fanno parte l'antropologo Steve Cale, la regista Terri, l'operatore alla macchina Danny, il tecnico del suono Gary, la produttrice Denise e l'attore Warren. L'obiettivo è la ricerca del leggendario popolo degli Indios Shirishama, e a guidare l'imbarcazione c'è il locale Mateo. Il viaggio comincia e, dopo qualche tempo, il gruppo incontra un uomo, Paul, bloccato a bordo di una barca senza equipaggio. Viene fatto salire e, informato dello scopo del viaggio, si offre di fare da guida, dicendosi molto esperto dei luoghi. In realtà Paul ha un motivo personale per ridiscendere il fiume: trovare un letale anaconda assassino lungo dodici metri, un predatore talmente mortale da essere diventato a sua volta leggendario.