Vita, patimenti e morte dell'asino Balthazar, vittima della malvagità umana nella campagna francese, in parallelo con l'esistenza, altrettanto infelice, di Maria, sua prima padroncina. Una delle vette del cinema e della visione pessimistica del mondo e dell'umanità di Bresson, che ha come punti di riferimento letterario Bernanos e Dostoevskij: è un mondo senza la Grazia osservato dall'occhio obiettivo di un asino; una riflessione cristiana (giansenista?) sull'esistenza del male; un viaggio sconvolgente attraverso i vizi umani narrato con un linguaggio spoglio e una concretezza che lascia parlare la realtà (le sue immagini) senza emettere giudizi. Lo scrittore Klossowski interpreta il mercante di grano. Esordio di A. Wiazemsky.

La vita della fattoria sta iniziando a diventare noiosa. Giorno dopo giorno, il Fattore dice a Shaun quel che deve fare; così, Shaun architetta un piano per prendersi un giorno libero: ma si deve stare attenti a quel che si desidera! Insieme al gregge, elabora un'idea geniale: una dopo l'altra, le pecore saltano la staccionata così che il Fattore, contandole, si appisoli. Dopodiché, muovendosi silenziosamente, lo portano in una vecchia roulotte parcheggiata in un angolo del campo ricreando tutte le condizioni tipiche della notte.

Durante la Prima guerra mondiale, nella squadriglia più aristocratica dell’aviazione tedesca è fortissima la rivalità fra il tenente Bruno Stachel e Willi von Klugerman. Il primo aspira alla croce azzurra, l’altro, figlio di un generale, l’ha già ricevuta. I due si sfidano sia nelle questioni di cuore, sia nelle prodezze d’aviazione militare e acrobatica. La loro contesa, durante una battaglia con il nemico, giunge ad esiti tragici.

Due amici vanno a sciare sulle Alpi, dove si godono la natura e cercano di affascinare due donne in vacanza.

Un gruppo di amici decide di trascorrere un week end per soli uomini in campagna, con lo scopo di sollevare il morale a uno di loro, ancora scosso per il divorzio con la moglie. Durante il tragitto si fermano in un piccolo villaggio e qui scoprono che vi abitano crudeli donne assassine. La causa di tale follia è una tossina che colpisce solo le donne e le trasforma in cannibali mangiatrici di uomini. I ragazzi saranno chiamati a difendersi se vogliono salvarsi.

Chaplin arriva agli studi Keystone, e subito il regista lo manda in camerino. Chaplin ne esce truccato da Charlot, e il regista gli spiega che la scena che si appresta a girare prevede che il vagabondo salvi un bambino che sta per essere pugnalato da un cattivo (interpretato da Jess Dandy). Ma Chaplin prima si attarda con alcune fan accorse sul set, e poi rovina la scena con la sua irruenza. Il regista decide quindi di sostituirlo con Chester Conklin, ma Chaplin per ripicca rovina nuovamente la scena. Il regista, furioso, lo insegue e quindi lo licenzia. Poco dopo, agli studi compare un'affascinante diva, calorosamente ricevuta dal regista che le promette una parte e fa sgomberare il camerino degli attori per farglielo usare. Ella si rivela però essere Chaplin travestito, che dopo aver ripreso le sembianze di Charlot, viene inseguito dal regista e dagli attori e da loro gettato in un pozzo.