Lui è un misantropo razzista, villano, paranoico, ossessionato da tic e complessi. Ma nella sua eccentrica vita stanno per entrare un pittore omosessuale con il suo delizioso cagnolino e una ragazza-madre che fa la cameriera.
Felicia, Mitzi e Bernadette sono in viaggio verso Alice Springs, nel mezzo del deserto australiano, dove devono esibirsi in un cabaret. Felicia e Mitzi sono due travestiti, Bernadette è un transessuale. Il viaggio con Priscilla (il nome dell'autobus su cui si spostano) è il pretesto per una pirotecnica esibizione del più sfrenato kitsch e di molti calcolati isterismi, con parentesi di umanità.
Reynaldo Arenas ha quattordici anni quando viene istruito dalle autoritià castriste alle idee rivoluzionarie. Il suo sogno è quello di diventare un grande scrittore e a vent’anni pubblica il primo romanzo. Omosessuale dichiarato e anticastrista approfitterà della sanatoria di Fidel Castro che permetteva a gay, malati di mente ed ex carcerati di lasciare l’isola, per fuggire negli Stati Uniti. Ma anche qui avrà dei problemi.
Eric, un giovane ragazzo al suo primo anno di high-school, sta facendo alcune scoperte importanti su di sé: si accorge di essere attratto dai maschi. Non ha difficoltà a cominciare a entrare nel mondo gay e ad avere le sue prime esperienze, ma quando si tratta di doverne parlare con la madre, arrivano i problemi.
Nel 1971 Francis Bacon presiede l’apertura della retrospettiva in suo onore al Gran Palais di Parigi. Mentre viene osannato dalla stampa e dalle autorità come il più grande pittore vivente, George Dyer, da sette anni modello e amante di Bacon, ingerisce un micidiale cocktail di pillole e alcol. Sprofondando nell’incoscienza il ragazzo rivive il suo incontro con il pittore avvenuto nel 1964 e il rapporto morboso che giorno dopo giorno si era instaurato tra i due.