Live at the Royal Albert Hall è il secondo album dal vivo del gruppo musicale britannico Bring Me the Horizon, pubblicato il 2 dicembre 2016 dalla Sony Music e dalla RCA Records. Il concerto è stato registrato il 22 aprile 2016 presso la Royal Albert Hall di Londra con la partecipazione dell'intera Parallax Orchestra, diretta dal maestro Simon Dobson. Reso disponibile per l'acquisto su PledgeMusic e sul sito ufficiale dei Bring Me the Horizon, l'intero ricavato delle vendite dell'album è stato devoluto in beneficenza alla famosa associazione di beneficenza Teenage Cancer Trust. La sua data di pubblicazione, inizialmente prevista per il 1º settembre 2016, è stata posticipata a dicembre a causa di problemi riscontrati durante il missaggio e la masterizzazione dell'album.

Intelligente ma maldestra, la diciottenne Quinn si trasforma in una ballerina pronta a esibirsi in una gara di danza per l'ammissione alla Duke. Con Sabrina Carpenter.

Goshu è un violoncellista diligente ma mediocre che suona per una piccola orchestra cittadina e per il cinema locale durante i primi anni del '900. Fatica durante le prove ed è spesso rimproverato dal suo direttore durante i preparativi per un imminente esecuzione della Sesta Sinfonia di Beethoven (la Sinfonia Pastorale). Nel corso di quattro notti, Goshu è visitato a casa sua da animali parlanti mentre sta praticando.

L'anziano musicista Marin Marais, compositore alla corte del re Luigi XIV, ripercorre la sua vicenda umane e artistica e il legame con il suo severo maestro, il signore di Sainte Colombe - che a differenza di lui si era sempre tenuto lontano dalla mondanità allo scopo di preservare la purezza della sua arte-, e con la di lui figlia, Madeleine, con la quale Marin aveva avuto un travagliato rapporto.

Nel lontano 1940 la Walt Disney Production stupiva il mondo (di allora) con un film di animazione che 'metteva in immagini' alcuni dei più famosi brani di musica classica. Il film avrebbe dovuto intitolarsi didascalicamente "Il concerto filmato". Qualcuno ebbe la felice idea di chiamarlo Fantasia e quel titolo fece il giro del globo. Fantasia 2000 che è stato in gestazione nei laboratori Disney sin dal 1991, invece non convince fino in fondo.

Per farsi pubblicità Ted Scott (Payne), pianista in un'orchestra swing di un albergo nella stazione sciistica di Sun Valley (Idaho), adotta una fanciulla profuga norvegese. Gli arriva l'avvenente e sportiva ventenne Karen (Henie) che gli complica piacevolmente la vita. Per gli spettatori statunitensi è un musical (meglio: una canzone con musiche e balli) come tanti, ma per gli italiani che alla fine della guerra avevano almeno quattordici anni qualcosa di più: nella loro memoria coincide con la pace ritrovata, l'impatto con l'orchestra di Glenn Miller che suona "In the Mood", "It Happened in Sun Valley", "The Kiss Polka", "I Know Why", le spaccate dei Nicholas Brothers nel numero "Chattanooga Choo Choo". Fu uno dei film hollywoodiani che "avanzarono" in Italia con le truppe alleate nel biennio 1944-45, e infatti fu visto prima a Roma prima che a Milano.

L'americana Kelli ama ballare. Dopo la morte del fratello, avvenuta cinque anni prima, si è però concentrata sugli studi in giurisprudenza e ha coltivato la sua passione in segreta. Quando viene a galla, la verità provoca una sofferta reazione nei genitori Michelle e Richard, feriti dalle sue bugie. I due decidono allora di portare la figlia con loro in India, dove devono tenere un'importante performance. Con grande disappunto, Kelli li segue e a Mumbai ha modo di conoscere Deepika, grazie a cui ha modo di entrare in contatto con l'affascinante Aseem e la sua danza.

È venerdì e tutti vanno nella nuova discoteca alla moda. I Commodores suoneranno se Floyd si presenterà con gli strumenti e Nicole sogna di diventare una star della discoteca. Altri personaggi sono lì per vincere la gara di ballo o per mettere un po' di entusiasmo in un quinto anniversario.