Sud Africa, anni '30. P.K. è un figlio di inglesi che, rimasto orfano, è allevato dalla tata zulu finché a non viene mandato in un collegio afrikaner. Lì, perseguitato dai compagni di ceppo boero, impara cos'è il razzismo. Affidato a un professore che, in quanto tedesco, è incarcerato all'inizio della guerra mondiale, continua a frequentarlo in prigionia, impara la boxe e conosce il razzismo contro i neri.

Un gruppo di suore anglicane, guidate da suor Clodagh, vengono inviate su una montagna dell'Himalaya. Il clima nella regione è ostile e le suore sono ospitate in uno strano palazzo antico. Lavorano per stabilire una scuola e un ospedale, ma lentamente la loro attenzione si sposta. La sorella Ruth si innamora di un funzionario governativo, il signor Dean, e inizia a mettere in discussione il suo voto di celibato. Mentre Sorella Ruth è ossessionata dal signor Dean, la sorella Clodagh si immerge nei suoi ricordi d'amore.

La bella, ostinata ed indipendente, Bathsheba Everdene (Carey Mulligan) attira le attenzioni di tre pretendenti tra loro molto differenti. A contendersi il suo amore sono l'allevatore di pecore caduto in disgrazia Gabriel Oak (Matthias Schoenaerts), l'affascinante e spericolato sergente Frank Troy (Tom Sturridge) e il ricco e maturo scapolo William Boldwood (Michael Sheen).

Mame prende il nipote sotto la sua protezione e perde tutto nel crollo di Wall Street e deve arrangiarsi a fare mille mestieri per vivere. Sposa poi un riccone texano e si mette a posto (e mette a posto il piccolo). Rimasta vedova dopo breve tempo, non rinuncerà alle stravaganze anche in tarda età

È la vigilia di Natale del 1860 e tutti si sentono più buoni. Tutti tranne il ricco Ebenezer Scrooge che non sopporta né le feste, né la gente e men che meno il suo segretario Bob. Di notte però Scrooge viene visitato da tre fantasmi: uno gli fa rivivere la sua giovinezza, l'altro lo porta a casa di Bob e il terzo gli prospetta un lugubre futuro. Al suo risveglio Scrooge non sarà più lo stesso. Musical natalizio tratto dal classico racconto di Dickens. Vale la pena vedere Finney come Scrooge e Guinness che fa lo spettro.

Dopo essere sopravvissuto a un incidente ferroviario, Ashoke (Irrfan Khan) cambia la sua personale visione della vita; inizia a viaggiare - prima in Inghilterra e poi in America - e torna in India solo per sposare secondo la tradizione bengalese una giovane donna scelta dai genitori. Ashima (Tabu) decide che è l'uomo per lei ancor prima di conoscerlo, nel momento in cui prova le sue eleganti scarpe europee lasciate nell'atrio, e con qualche timore, ma piena di speranze, lascia la patria e il calore della famiglia per seguire il marito a New York. Nonostante i contrasti climatici e culturali, Ashima trova conforto nel compagno che imparerà ad amare e rispettare. Alla nascita del primogenito i due giovani sposi lo chiamano Gogol, in onore dello scrittore russo al quale Ashoke imputa la sua salvezza ("Il cappotto" di Nikolaj Gogol è il pretesto per creare il legame tra padre e figlio sul quale si basa il film tratto dal romanzo omonimo di Jhumpa Lahiri).

Winnie Foster, un'adolescente che sogna una vita lontana dal controllo della madre, un giorno, dopo essersi persa nel bosco vicino casa, incontra per caso Jesse Tuck, un ragazzo molto diverso da tutti quelli finora conosciuti. Lui e la sua famiglia sono gentili e premurosi e la accolgono subito fra loro come se fosse parte della famiglia. Tuttavia i Tuck celano un pericoloso segreto: dopo aver accidentalmente bevuto l'acqua di un ruscello incantato, sono rimasti vittime di un incantesimo che li ha resi immortali e destinati perciò a non invecchiare mai.

Dopo essere stato in carcere per il tentato omicidio di un procuratore distrettuale, l'ex poliziotto Joe Denton ritorna a casa in cerca di redenzione. Motivo di imbarazzo per i genitori e abbandonato dall'ex moglie, Joe pensa che nulla potrebbe andare peggio fino a quando non si rende conto di essere nelle mire di uno sceriffo corrotto e di un boss della mafia che sembra sapere troppo.