Chicago, tra l'inizio degli anni '50 e la fine dei '60, nasceva la musica che avrebbe cambiato il mondo. Muddy Waters, Little Walter, Howlin' Wolf, Chuck Berry, Etta James e il cantautore Willie Dixon sono tutti venuti alla ribalta grazie all'intuito del produttore Leonard Chess, un giovane bianco di (umili) origini polacche che diede vita a una delle più importanti realtà discografiche: la Chess Records.

Il film è una sorta di autobiografia del cavallo Black Beauty, come il romanzo da cui è tratto; Alan Cumming fornisce la voce narrante di "Black Beauty", seguito dalla nascita fino alla maturità come cavallo da lavoro, passando per vari padroni, alcuni crudeli, alcuni gentili.

Uno studente di architettura in lutto frequenta un'università in Spagna, dove incontra una conterranea in fuga da una famiglia difficile.

Un gruppo di donne indiane residenti in Inghilterra si regala una giornata di libertà recandosi a Blackpool, la Rimini inglese. Qui emergeranno le scatole cinesi di un'esclusione progressiva: gli inglesi diffidano degli indiani, gli indiani dei neri. Gli uomini indiani sottomettono le donne, le anziane non hanno un buon rapporto con le giovani.