Dopo una catastrofe nucleare, i pochi esseri umani sopravvissuti vivono reclusi nel sottosuolo con poco cibo e poca acqua. Un gruppo di individui esercita la funzione di guida su tutti gli altri, e decide di mandare un uomo indietro nel tempo perché tenti di impedire che il misterioso evento che ha distrutto il Pianeta abbia luogo. Il cortometraggio che ha ispirato "L'esercito delle 12 Scimmie" di Terry Gilliam.

La giovane Hanna è sorda, straniera in Gran Bretagna, e trascorre con una ripetitività maniacale le giornate solitarie, tra la sua casa e la fabbrica in cui lavora. L'handicap la costringe a servirsi di un apparecchio acustico che, per altro, le è utile per decidere quando non ascoltare i rumori della fabbrica o semplicemente isolarsi dal mondo. Proprio il suo "non rapporto" con i colleghi operai è al centro della scintilla che finirà per cambiarle la vita. Hanna viene infatti convocata dalla proprietà e in pratica costretta, per questioni di "quieto vivere" sindacale, a prendersi un mese di vacanza, dato che dopo anni non si è mai presa né una vacanza né un giorno di malattia.

Kevin Flynn è l'autore di alcuni videogiochi di grande successo, tuttavia la ENCOM, società che ne detiene i diritti, l'ha estromesso e li fa passare per proprie creazioni. Nel tentativo di recuperare i dati che potrebbero provare la paternità delle proprie opere intellettuali, Flynn entra di nascosto nel palazzo della società e da un terminale cerca di aggirare le protezioni interne. Se ne accorge però l'MCP, unità di calcolo centrale (il cervellone che riunisce tutti i computer ENCOM e che ha sviluppato una forma di intelligenza autonoma) e attraverso un laser sperimentale da poco costruito nel laboratorio trasporta il creativo nel mondo del computer. Una volta dentro Kevin Flynn scopre che esiste un universo in cui i programmi hanno forma umana, in cui l'MCP comanda come un dittatore sanguinario, che i videogiochi sono in realtà battaglie mortali e che i creativi come lui sono oggetti di culti proibiti al pari di divinità religiose.

Alla periferia di Copenaghen, un gruppo di persone si incontra per la lezione settimanale di italiano. Fra gli allievi, un eccentrico pastore protestante, un uomo e una donna bloccati dalla timidezza, due signore che si scoprono sorelle e altri esemplari di varia umanità.

Ann vive una vita misera, opaca e senza speranza, con una famiglia disastrata. Tutto cambia dopo un controllo medico che la spinge a riscoprire il piacere di vivere. La morte come spinta alla vita. È una provocazione che Pedro Almodovar (qui nelle vesti di produttore) non poteva lasciar cadere. Ecco allora che la protagonista di questo intelligente film al femminile trova una ragione di vivere proprio negli esiti infausti di alcuni esami. Deve preparare la sua dipartita lasciando ai suoi cari il meglio. Tema melo di quelli che piacciono a Pedro: Sempre però con la realtà sotto stretto controllo