Opera del 1994, Hong Kong Express è diviso in due episodi: i protagonisti sono due poliziotti (che nel film vengono indicati con i numeri 223 e 663), entrambi reduci dalla fine di un rapporto d'amore, e ancora non rassegnati a continuare la loro vita. E' un film molto delicato, che ci introduce nella vicenda gradatamente, presentandoci prima gli effetti e poi le cause. Girato in poco più di tre mesi, facendo larghissimo uso della camera a mano, con stile più da videoclip musicale che da film classico e un budget ridottissimo, offre diversi spunti interessanti tanto nei contenuti e nel modo con il quale vengono presentati allo spettatore, che nella tecnica. La regia è sicura, vivace nonostante i frequentissimi cambi di scena, o le lunghe inquadrature "sulla tristezza" dei personaggi.
Aurora Greenway e sua figlia Emma sono legate da un rapporto estremamente conflittuale. Aurora è una vedova di mezza età che pretende di controllare la vita della figlia, e nel frattempo si prende una sbandata per il suo vicino Garrett Breedlove, un ex-astronauta donnaiolo; Emma, dal canto suo, si ribella all’autorità della madre e sposa un giovane professore, Flap Horton, dal quale avrà tre figli.
Remy, un cinquantenne professore di storia, ha un tumore e viene ricoverato. L'ex moglie Louise chiede al figlio Sébastien, affermato uomo d'affari che vive a Londra, di venire a trovare il padre, anche se tra i due i rapporti si sono praticamente interrotti da tempo. Sébastien parte e raggiunge l'ospedale a Montréal; resosi conto della gravità della malattia del padre cerca di fare di tutto per rendergli gli ultimi giorni lieti e sopportabili.Così, col suo denaro paga funzionari ospedalieri e sindacalisti per mettere in ordine un reparto, chiama i vecchi amici e fiamme del padre avvisandoli e invitandoli ad andare da lui, paga alcuni ex-allievi perché lo vadano a trovare, farà comperare eroina per alleviare i dolori della malattia.Il tempo passa inesorabilmente fino a quando Remy — stanco della sua situazione — riceverà il colpo di grazia con un'overdose, che lo libererà dalla continua sofferenza.
Assunto da un grande magazzino per fare Babbo Natale, l'anziano Kris Kringle convince i suoi datori di lavoro di esserlo veramente, ma viene trascinato in tribunale dalla concorrenza.
Durante gli anni Trenta, in un posto di ristoro per camionisti gestito da Mich e dalla moglie Cora, capita Frank, un vagabondo. Dopo non molto tempo Frank e Cora diventano amanti e, spinti dalla passione, decidono di attuare un'idea criminale: uccidere il marito di lei per potersi godere l'assicurazione. Quarta versione del romanzo di Cain, scritta da David Mamet e diretta da Rafelson che inserisce un tocco in più di realismo. Lo aiutano uno scatenato Nicholson e una convincente Lange. Memorabile la scena d'amore sul tavolo della cucina.
I coniugi Baker, Tom e Kate, sono un inno vivente alla fertilità ed ai valori familiari, con dodici figli all'attivo e nessun rimorso in merito. La movimentata routine provinciale dei Baker verrà interrotta quando al patriarca, coach di football americano, verrà offerta la panchina dei propri sogni, quella degli Stallions; per allenare la prestigiosa squadra dovrà però spostarsi in una grande città, con tutta la famiglia al seguito. Tra tentativi di sabotaggio da parte dei ragazzi, scontenti del trasferimento, e una irripetibile opportunità di carriera che allontanerà mamma Kate da casa per alcuni giorni, Tom cercherà di non essere travolto dalla scatenata dozzina. Con esiti disastrosi.
Philip, un giovane orfano inglese, forgia la sua vendetta nei confronti della misteriosa e bella cugina Rachel (Rachel Weisz), convinto che ella sia responsabile della morte del marito, suo tutore. Tuttavia, i suoi sentimenti diventano sempre più confusi quando si rende conto di cedere al fascino della seducente cugina.
È la romantica storia d'amore di Al Connelly (Freddie Prinze Jr.) e Imogen (Julia Stiles), una giovane coppia la cui appassionata storia d'amore li porta a compiere un viaggio verso la complicata strada del primo amore.
Ambientato in Austria, nel 1928, con lo spettro del nazismo in aumento, un giovane ebreo, Philippe Halsman, è accusato di omicidio dopo la morte del padre durante un'escursione attraverso le Alpi. Le strani relazioni con suo padre e la prova evidente di essere stato colpito alla testa con una pietra, portano Halsman ad essere messo sotto processo ad Innsbruck dove il suo caso viene ripreso dagli avvocati di spicco del paese.
La prima parte racconta di Jack Carter/Sylvester Stallone che conduce una vita solitaria e non proprio ortodossa finché si reca da cognata e nipotina per indagare intorno alla morte misteriosa del fratello, avvenuta in un incidente stradale. Poi arriva la seconda parte: che a differenza della prima scatena tutte le potenzialità da pistolero vendicativo di Sylvester Stallone, fino ad un prodotto di genere e monocorde.