Il Festival di Pasqua di Salisburgo celebra il suo primo mezzo secolo con l’opera che lo inaugurò ai tempi di Karajan. Affidata alla Nemirova la ricreazione del vecchio allestimento, Thielemann e la Staatskapelle di Dresda danno luogo al capolavoro di esegesi musicale, grazie anche alla speciale intesa con Harteros e Kowaljow.

La scena si svolge in un paese siciliano (ispirato a Vizzini) durante il giorno di Pasqua. Ancora a sipario calato, si sente Turiddu, il tenore, cantare una serenata a Lola, sua promessa sposa, che durante il servizio militare di Turiddu ha però sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che decide di non entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Si rivolge allora a mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio.