L'ingenuo Stroszek torna in libertà dopo un periodo di detenzione e stringe amicizia con una prostituta. Lei è perseguitata dal protettore e per sfuggire una volta per tutte dalla mala decide di scappare con il nuovo amico negli Stati Uniti. Per la coppia, però, la vita oltreoceano sarà tutt'altro che facile. Ritratto di un inferno interiore ed esteriore con attori non professionisti (a parte Eva Mattes). Herzog disegna con sguardo lucido e spietato i confini della terra "delle possibilità" che però respinge gli emarginati. Un film disperato ma dal cuore puro, come quello del povero protagonista.
Berlino, 20 gennaio 1942. I capi nazisti e i leader delle SS si riuniscono nella conferenza di Wannsee, presieduta dal generale Reinhard Heydrich, per prendere una decisione riguardo il popolo ebraico.
Girato con stile semi-documentaristico, il film segue un gruppo di giovani berlinesi, tra cui un tassista, una commessa in un negozio di dischi, un rappresentante di vini, una comparsa nel cinema e un'indossatrice, che trascorrono la domenica a Wannsee, un'occasione per dimenticare i malesseri quotidiani e le seccature lavorative.
AI giovane Eyal, agente speciale del Mossad, il servizio segreto israeliano, viene affidato l'incarico di raccogliere informazioni su Alfred Himmelman, spietato ex ufficiale nazista dato per defunto o disperso. Durante le sue ricerche Eyal, in incognito, incontra Axel, nipote di Himmelman. Fra i due prima nasce un'amicizia, poi l'amore. La scoperta che Alfred Himmelman è ancora vivo incrinerà irreversibilmente il rapporto fra i due.Presentato all'ultimo Festival di Berlino,ha ricevuto il premio del pubblico al Festival di Film con Tematiche Omosessuali di Torino.
Un film collettivo, composto da elaborati documentaristici, storici, situazioni di finzione che tentano di raccontare il clima che si respirava nella Germania Ovest durante gli anni del terrorismo.
In Germania, durante l'ascesa del nazionalsocialismo, John Halder è un docente di letteratura con diversi problemi familiari: una moglie nevrotica, due figli particolarmente esigenti e la madre che soffre di demenza senile. In un libro, Halder esplora il dramma di sua madre, appoggiando l'eventuale scelta dell'eutanasia, ed immediatamente diventa un caso, considerato dalle alte sfere della politica come valido strumento di propaganda al regime. La sua carriera così decolla, portando un uomo tranquillo verso la deriva del nazismo.
Rosenstrasse è il nome di una strada di Berlino dove, nel 1943, centinaia di donne manifestarono protestando contro la deportazione dei loro propri mariti, riuscendo a farli liberare. Rosenstrasse è anche il titolo dell'ultimo film di Margarethe von Trotta, che quei fatti li rievoca attraverso la memoria di chi li ha vissuti direttamente - è il caso della protagonista femminile Ruth -, che però nel tempo ha preferito rimuoverli, così anche di chi quei fatti tenta di ricostruirli, servendosi della memoria altrui. E'il caso della figlia di Ruth, Hannah, la quale ai giorni nostri tenta, riuscendovi, di ricostruire quel passato, andando ad intervistare la donna che salvò la vita alla propria madre. In un'alternanza di tempi e di spazi, tra una New York contemporanea e una Berlino sospesa tra un presente e un passato denso di dolorosi ricordi, Rosenstrasse è un film che trova il suo giusto ritmo strada facendo, nel dipanarsi della vicenda.