Rosemary e Guy Woodhouse, una giovane coppia di New York, si trasferiscono in un nuovo appartamento di un palazzo che gode di una cattiva reputazione. I due fanno subito amicizia con i vicini, Roman e Minnie Castevet, una vecchia coppia molto gentile e premurosa nei loro confronti. Da subito però iniziano ad accadere strani incidenti nel palazzo.
Johnny e Sarah Sullivan, immigrati a New York dall'Irlanda con due figlie al seguito, trovano alloggio in un caotico condominio popolato da tossicodipendenti, drag queen e un campionario assortito di varia umanità. Ciò nonostante, i Sullivan si mettono al lavoro per sistemare il proprio appartamento. Mentre i genitori vedono l'America come una successione di sfide e di pericoli, le figlie la considerano un luogo magico dove tutto può accadere...
La nonna non ha nulla da dire quando Libby le dice che sta andando a Los Angeles a cercare papà, uno sceneggiatore di Hollywood. La nonna è ricoverata in un cimitero di New York da sei anni e il padre è uscito dalla vita di Libby per 16 dei suoi 19 anni. Libby arriva a Los Angeles di martedì e telefona a papà l'unica notte in cui Stephanie, che si occupa dei capelli di Jane Fonda, rimane a dormire da lei. Stephanie è lì la mattina dopo quando Libby decide che deve raccontare la sua storia faccia a faccia.
Stefano, attore affermato, teme che il successo gli sfugga di mano, lei, Laura, è un'aspirante attrice dalla vita turbolenta. I loro destini si incrociano sul set di un film in costume, legato a un certo immaginario ottocentesco («un po' Adolphe di Benjamin Costant, un po' La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio»).Provano insieme e scatta l'attrazione finché Laura ottiene la parte della protagonista, superando la rivale Chiara (Galatea Ranzi, Tre metri sopra il cielo). Piccioni torna sullo schermo con i due protagonisti del suo precedente (Lo Cascio e Ceccarelli). Lo fa cercando, come è solito fare, il gesto inavvertito l'imbarazzo che va al di là della scena da recitare ma che trova posto nella realtà. In questo amore difficile che cerca di unire due nevrosi...
Larry, giovane ventiquattrenne di New York, ha una madre iperprotettiva e un sogno: diventare un attore. Per sfuggire alle grinfie della prima e realizzare il suo desiderio si trasferisce a Greenwich Village dove conosce una grande varietà di persone: si trova una ragazza, Sarah, un lavoro come commesso e diventa amico di Bernstein, un nero omosessuale, Robert, un commediografo e la sua fidanzata Connie (che si invaghisce di Larry) e Anita, una giovane con manie suicide. Tra una visita alla madre e un provino la vita va avanti, Sarah resta incinta, ma decide di abortire e Anita si uccide. Poco dopo questi due eventi Larry viene lasciato dalla fidanzata che lo pianta per fuggire in Messico con gli altri tre. La vita non sembra sorridere al ragazzo, se non che una telefonata lo chiama ad Hollywood per un lavoro.
Dopo anni di piccole parti e occasioni mancate, l'aspirante attrice newyorchese Charlotte Lacy sta per gettare la spugna e trasferirsi a Chicago per un vero lavoro quando le arriva la possibilità di recitare in un nuovo allestimento del Canto di Natale di Dickens. Ottenuta la parte, scopre di avere una particolare sintonia con il regista, la star televisiva Julian Walker, e di amare troppo la sua città per lasciarla. Quando però lo storico teatro in cui si terrà lo spettacolo rischierà la chiusura ancora prima del debutto, Charlotte e il resto del cast avranno bisogno di un vero e proprio miracolo di Natale.