1941, Dopo l’invasione tedesca dell’URSS, la studentessa universitaria Lyudmila Pavlichenko (Yulia Peresild) diventa un cecchino nel 25 ° Divisione. Per servire il suo Paese e difendere Odessa e Sebastopoli dall’assedio delle truppe del reich rinuncerà agli studi e all’amore, diventando in compenso il più temuto e spietato cecchino dell’armata rossa. Dopo 309 uccisioni confermate, viene inviata dai dirigenti del partito negli Stati Uniti come testimonial per una campagna attua ad ottenere l’appoggio degli Stati Uniti. Qui viene invitata da Eleanor Roosevelt (Joan Blackham) alla Casa Bianca dove racconta la sua incredibile storia.
Quando la morte del leader sovietico Stalin richiede un silenzio in segno di lutto, i festeggiamenti per il matrimonio di due giovani rumeni prendono una strana piega.
È il 1992, l’URSS è crollata e la Guerra Fredda è finita. Solo un uomo deve ancora scoprirlo: dall’interno della stazione spaziale MIR, Sergei, l’ultimo cosmonauta sovietico, può vedere l’intero pianeta ma non sa che la sua nazione non esiste più. L’agenzia spaziale non ha i fondi per riportarlo a casa ed è quindi costretto a prolungare in modo indefinito la sua permanenza in orbita, lontano dal suo paese e isolato dal resto del mondo.
Nel 1946, un gruppo di prigionieri di guerra tedeschi viene erroneamente inviato in un campo di prigionia femminile sovietico e deve far fronte all'ostilità delle detenute e delle guardie sovietiche, agli ordini del crudele comandante del campo Pavlov.
La vita del dittatore Josef Stalin, dalle umili origini alla carriera militare fino agli eccidi compiuti durante gli anni di incontrastato dominio sull'Unione Sovietica post-rivoluzione.