La vita di tre latino-americani in costante ricerca di una loro strada attraverso la realtà delle bande giovanili, della droga e del carcere. Le origini segnano irrimediabilmente le possibilità di evoluzione di ciascuno.
Kenneth Harrison, scultore di grande avvenire, rimasto paralizzato in un incidente, scopre di non poter più scolpire e di dover dipendere per sempre dalle cure altrui. Anche la pietà di coloro che lo amano aggrava la sua pena: ingaggia quindi un avvocato per ottenere il diritto all'eutanasia.
Ricco latifondista argentino (Pomeroy Cannon) ha due figlie: la prima si sposa con un francese pacifista di nome Marcelo (Joseph Swickard); la seconda con un tedesco militarista di nome Karl (Alan Hale). Entrambe avranno un figlio maschio: i due cugini si troveranno uno contro l'altro al fronte, nel corso della Prima guerra mondiale.
Il piccolo Finn Bell, otto anni, vive in una cittadina sul golfo della Florida insieme alla sorella Maggie e allo zio Joe. Alcuni improvvisi avvenimenti sconvolgono la sua infanzia. Dapprima incontra un pericoloso evaso di nome Lustig che lo costringe ad aiutarlo nella fuga, poi viene chiamato nella fatiscente proprietà di Nora Dinsmoor, ricca signora in precario equilibrio mentale dal giorno in cui venne abbandonata sull'altare dal promesso sposo. Qui Finn conosce la nipote di Nora, l'undicenne Estella, bionda e già affascinante, e se ne innamora subito. Frequentando la ragazzina e la zia, Finn comincia a capire qual'è il suo sogno di adulto: dipingere per i ricchi, godere dei loro privilegi e amare Estella.
Bucarest, Romania. Dopo la guerra, un giovane poeta arrestato per aver scritto un articolo che denunciava i crimini stalinisti, prova a salvarsi, accettando di diventare un ostaggio del regime.
Vita ribalda e vagabonda di Michelangelo Merisi (1571?-1610) detto il Caravaggio. Risse, ferimenti, omicidi, torbidi rapporti con i potenti della Chiesa e i bassifondi. Amori ambigui, morte romanzesca. Girato interamente in teatro di posa, il film attrae e respinge, affascina e irrita, talvolta sorprende. È tutto tranne che una biografia tradizionale di cui conserva tutt'al più lo schema narrativo a flashback.
3 storie brevi, filmate da 3 assi europei della fotografia (Almendros, Storaro, Nykvist), che hanno un solo sfondo (New York) e un tema comune: la forza dei sentimenti. La pala migliore del trittico è “Lezioni di vita” di Scorsese, ideale continuazione di Fuori orario (1985). Elegante, piacevole, futile “La vita senza Zoe” di Coppola, favola gentile sui figli privilegiati di gente ricca e famosa, mentre il più divertente anche se un po' prolisso è “Edipo re-litto” in cui Allen è un avvocato – soffocato da una terribile mom ebraica da barzelletta – che s'appresta a sposare una divorziata con tre figli.
Isabel Walker, vivace "girl" californiana, si reca a Parigi in visita alla sorella, Roxanne, incinta e, quasi, abbandonata dal marito francese. Ma presto anche Isabel si vedrà costretta a cedere al fascino europeo, sedotta dal "diplomatico" e "obsoleto" cognato della sorella. James Ivory, in tempi di relazioni non troppo felici e distese tra America e Francia, costruisce, a partire dall'omonimo romanzo della scrittrice americana, di adozione francese, Diane Johnson, la psicopatologia quotidiana di due famiglie, di due culture di nuovo a confronto come nelle già "inibite" lacrime della "figlia di un soldato". Se è possibile, questa volta, l'esemplificazione antropologica è peggiore della prima, governata com'è da luoghi comuni che rivelano uno stato delle cose, d'amore,drammatico e volgare.
Carol è incinta ma il suo fidanzato non vuole tenere il bambino. Quando la ragazza insiste sulla questione scopre che la sua famiglia è da anni affetta da nanismo. Determinata fino all'ultimo a portare avanti la gravidanza, Carol entrerà in un insospettabile e curioso mondo, in cui incontrerà la famiglia di Rolfe e i suoi bizzarri amici.
Un intellettuale (interpretato da Enrico Maria Salerno) si reca a Tahiti per realizzare un film. In realtà, motivi profondi lo spingono a cancellare la propria storia di uomo occidentale e a vivere a contatto con la natura. Nel giro di pochi giorni, si impossessano di lui gli istinti primordiali e il desiderio di evasione dalla civiltà nella quale è nato e cresciuto. Tuttavia, dopo qualche fugace storia d'amore con fanciulle indigene, all'improvvisa notizia di un lutto non potrà fare a meno di tornare in patria.