Un povero vetraio adotta un bimbo abbandonato, crescendolo come se fosse suo figlio.

Nel Kansas degli anni '30 un venditore ambulante di bibbie si mette in società con una bambina orfanella di nove anni. Gli affari prosperano. Fino a quando faranno i vagabondi? Scritta benissimo e diretta con garbo, è una commedia “sulla strada” che fece epoca. La piccola Tatum ruba il film al padre. Fu premiata con un Oscar. Bogdanovich conferma il suo amore per il vecchio cinema americano. Furono nominati agli Oscar Alvin Sargent per la sceneggiatura (tratta da un romanzo di Joe David Brown) e M. Kahn (1942-1999) come attrice non protagonista. Diede origine a una serie TV.

Il professor John Oldman sta per lasciare l’università in cui insegna e, durante il trasloco, i suoi colleghi si presentano a casa sua per una festa d’addio a sorpresa. Durante la festa John rivela di essere in vita fin dalla preistoria.

La vita in un tranquillo paese di campagna è stravolta dall'arrivo di un sinistro straniero, che dopo aver stupito i paesani alla locanda locale, si stabilisce in un terreno vicino al cimitero, circondato da alte mura. Qui vengono visti cortei di anime entrare: fra essi una ragazza riconosce il suo innamorato, che scompare. Disperata cerca di accedere alla casa misteriosa e dopo esserci riuscita scopre che si tratta della casa della Morte, piena di candele che rappresentano le vite umane che si stanno consumando. Le viene allora offerta la possibilità di ricongiungersi al suo fidanzato, salvando una almeno delle tre vite che stanno per spegnersi. Alla fine la ragazza dona la sua vita per un'altra persona, ritrovando il giovane amato nel regno dei morti.

Dalila, perfida e bellissima, viene respinta da Sansone e per vendetta gli taglia i capelli, origine della sua forza sovrumana. L'eroe, indebolito, fa crollare il tempio dei Filistei trascinando tutti alla rovina.