Il vedovo Watanabe, capufficio della sezione civile, conduce da trent' anni la sua routine impiegatizia. Quando apprende di avere un cancro allo stomaco la sua esistenza subisce una svolta.

Un medico di nobili sentimenti è a capo di un ospedale per povera gente. Il suo assistente imparerà da lui a stabilire un contatto umano, prima che professionale, con i pazienti.

Tokyo. Un piccolo appartamento in cui vanno a vivere una giovane madre con il figlio tredicenne. In realtà i figli sono quattro nati da quattro rapporti diversi e vanno tenuti nascosti perchè mai registrati all'anagrafe. Quindi niente scuola, nessuna uscita sul balcone e, per di più, una madre immatura che rovescia sulle spalle del figlio maggiore tutta la responsabilità della conduzione della famiglia fino al giorno in cui si allontana per non fare piu' ritorno. La vita dei quattro piccoli continua ma la tragedia incombe.

Taketoki Washizu è un nobile a cui viene profetizzata l'ascesa al potere e l'invincibilità fino a quando la foresta non si muoverà verso il suo castello. La profezia si avvera: Washizu, consigliato dalla moglie Asaji, uccide il re ed usurpa il trono, mentre l'amico Miki si impadronisce di un castello. Durante i funerali del re, i guerrieri vengono a conoscenza del delitto e Washizu e Asaji vengono assaliti dai sensi di colpa. Istigato ancora dalla moglie, Washizu esercita ancora di più il suo dispotico potere combattendo contro tutti coloro che lo ostacolano ma, durante un banchetto, l'ombra dell'assassinato gli appare davanti. Intanto una parte del paese si ribella e un esercito marcia contro il castello. Alla fine, Washizu si trova di fronte l'esercito nemico che avanza proteggendosi con i rami degli alberi.

Nel 1890, la fregata turca Ertuğrul, di ritorno da una missione diplomatica in Giappone, subì naufragio. Più di 500 uomini persero la vita. Solo in 69 trovano la salvezza, grazie al coraggio e alla generosità degli abitanti di un piccolo paese del Giappone. Il Giappone, si farà carico anche del loro rientro in patria. 95 anni dopo, durante la guerra Iran-Iraq, Saddam Hussein annunciò l'interdizione al volo nei cieli dell'Iran. Più di 300 giapponesi restarono bloccati a Teheran, il Giappone infatti non mise a loro disposizione un volo di salvataggio. La Turchia ha offerto aiuto, rafforzando così i rapporti di amicizia tra i due Paesi, già cementati dai loro antenati.

Quando una banda di criminali stermina un’intera famiglia lasciando in vita solo una donna - dopo averla violentata - quest’ultima cova un unico forte sentimento: la vendetta. Fa in modo di rimanere incinta e, benché non sopravviva al parto in un carcere femminile, si assicura che Yuki, la sua bambina, venga cresciuta come una perfetta assassina...

John Rabe (1882-1950) è, insieme a Marx ed Engels, il tedesco più noto in Cina. Definito dal "The New York Times "l'Oscar Schindler della Cina" Rabe, direttore della Siemens a Nanchino nel 1937, proprio mentre veniva richiamato a Berlino perché il governo aveva deciso di chiudere la fabbrica, si trovò a difendere la popolazione locale e i suoi operai dalla doppia azione del governo nazista e, soprattutto, dei giapponesi invasori.

Ci sono immagini che fanno parte della memoria storica, istantanee che hanno letteralmente fatto le guerre. Gli esempi recenti sono piazza Tiennamen, dove il 4 giugno del 1989 lo studente cinese affrontava il carro armato. Oppure la statua di Saddam abbattuta dagli americani nell’aprile del 2003. All’inizio del ’45, ormai sul finire della guerra, sei marines vennero fotografati mentre issavano, sulla cima di una collina dell’isola di Iwo Jima, la bandiera americana. Iwo, territorio vitale e sacro giapponese, fu battaglia cruentissima. Quella fotografia divenne il simbolo dell’azione e del cuore di chi combatteva e ci fu chi disse che quello scatto aveva fatto vincere la guerra contro il Giappone. Dei sei marines, tre morirono nel giorni successivi, gli altri tre furono adottati dalla nazione come eroi e come mito. Si chiamavano Ira Hayes, René Gagnon e Jhon Doc Bradley. Ira era un indiano.

Il giovane Ryota non si rassegna alla scomparsa del fratello Yata, dato per disperso dopo una tempesta. Va a cercarlo con una barca, che a causa di una tempesta fa naufragio su un'isola. Qui Ryota scopre che l'organizzazione dei Bamboo Rossi tiene in schiavitù gli abitanti di Infant Island e per tenere lontani i curiosi dall'isola, usano un mostro: Ebirah, un astice gigantesco. Ryota allora raggiunge Infant Island e si ricongiunge con Yata, salvato dagli isolani. I due fratelli trovano sull'isola Godzilla in una sorta di letargo. Decidono per aiutare gli isolani, di risvegliarlo (piantandoli una sciabola nella schiena che viene colpita da un fulmine) per combattere Ebirah e i Bamboo Rossi...

Nel 1994 a New York , l'immortale Connor MacLeod (Lambert) deve cimentarsi con un collega, venuto alla luce dopo essere stato imprigionato per 400 anni in una montagna del Giappone. L'azione è situata temporalmente tra il primo e il secondo episodio della serie. Sono cambiati regista e sceneggiatori e S. Connery ha gettato la spugna, ma il risultato non cambia, anzi peggiora per la stanchezza ripetitiva dei duelli e delle scene d'azione, l'estetismo parapubblicitario della scrittura, l'imbecillità della storia. Di nuovo qui c'è qualche marchingegno orientaleggiante. Seguito da 2 serie TV di cui una animata.