Palermo, Sicilia, Italia, 2017. Venticinque anni dopo gli omicidi dei giudici antimafia Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e Paolo Borsellino (19 luglio 1992), e in occasione degli omaggi in memoria dei due eroi, la fotografa Letizia Battaglia, cronista della loro lotta titanica, critica l'opportunismo di personaggi loschi come l'imprenditore Ciccio Mira, che approfittano della commemorazione delle due tragedie.
Di cosa si parla quando si parla di trattativa? Delle concessioni dello stato alla mafia in cambio della cessazione delle stragi? Di chi ha assassinato Falcone e Borsellino? Dell’eterna convivenza fra mafia e politica? Fra mafia e chiesa? Fra mafia e forze dell’ordine? O c’è anche dell’altro? Un gruppo di attori mette in scena gli episodi più rilevanti della vicenda nota come trattativa stato mafia, impersonando mafiosi, agenti dei servizi segreti, alti ufficiali, magistrati, vittime e assassini, massoni, persone oneste e coraggiose e persone coraggiose fino a un certo punto. Così una delle vicende più intricate della nostra storia diventa un racconto appassionante.
Un ritratto personale e intimo su Letizia Battaglia, fotografa palermitana e fotoreporter per il quotidiano L’Ora. Una vita vissuta senza schemi: dalla fotografia di strada, per documentare i morti di Mafia, all’impegno in politica, Letizia Battaglia è stata una figura fondamentale nella Palermo e nell’Italia tra gli anni Settanta e Novanta. La vita di un’artista passionale e coraggiosa; non solo un’esistenza straordinaria e anticonformista, ma anche uno spaccato di storia italiana, in cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.
La storia di come il boss della mafia siciliana Tommaso Buscetta (1928-2000), il Padrino di Due Mondi, ha rivelato, a partire dal 1984, i segreti più profondi dell'organizzazione, contribuendo a far condannare le centinaia di mafiosi che furono processati nel processo tenutosi a Palermo tra il 1986 e il 1987.
Il film narra, attraverso testimonianze ed immagini di repertorio, la vicenda umana e professionale dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che si intreccia con la storia di Cosa nostra e i suoi rapporti con la politica, dagli anni settanta del XX secolo ai giorni nostri.
Il 5 agosto del 1989, il poliziotto Nino Agostino viene brutalmente ucciso insieme alla moglie Ida Castelluccio, incinta di due mesi. Il documentario racconta Vincenzo Agostino, l'uomo che, nonostante siano trascorsi 31 anni dalla morte del figlio per mano della mafia, cerca giustizia e si batte con grande determinazione per scoprire la verità dietro l'omicidio.
Rita Atria, una giovane siciliana di 17 anni, il 5 novembre 1991 si presenta al giudice per denunciare il sistema mafioso e, soprattutto, per vendicare gli assassini di suo padre e di suo fratello, entambi facenti parte dell'organizzazione criminale. È la prima volta che una donna appartenente a una famiglia mafiosa si ribella apertamente al sistema criminale tradizionalmente maschilista. Ma quando il giudice Borsellino, in cui le riponeva tutta la propria fiducia, viene ucciso, lei si suicida.