La pellicola è ambientata nel mondo della boxe fuorilegge e allo stesso tempo nel ghetto di una delle grandi metropoli degli Stati Uniti. Duro e violento come si conviene al genere, si avvale di alcuni attori caratteristi di sicura professionalità.
Nel 1913, Francis Ouimet, giovane proveniente da una famiglia di lavoratori, si trova ad affrontare nello U.S. Open di Golf, il grande campione britannico Harry Vardon. Francis sarà protagonista di una delle più grandi imprese che lo sport statunitense possa ricordare.
La voce narrante di Fly, un giovane surfista, introduce l'ambiente in cui tre amici, Matt Johnson, Jack Barlowe e Leroy Spaccatutto Smith vivono in modo spensierato la loro gioventù praticando il surf sulle spiagge della California; i tre sono molto diversi tra loro: Leroy è chiassoso e noncurante, Jack riflessivo ed educato, mentre Matt vive con inquietudine il suo passaggio dalla spensieratezza alla maturità ma nonostante questo accetta con entusiasmo la gravidanza della fidanzata Peggy Gordon, che lo segue e gli resterà costantemente accanto anche se non sempre condividerà le sue scelte, spinta dall'amore e comprendendo la sua fragile natura. Tutti sono accumunati, oltre che dalla passione per lo sport, dall'affetto e dal rispetto per Bear, un esperto surfista ..
Una scuola di danza texana e il campionato nazionale a Las Vegas. Il tutto condito dalla musica di Chayanne esperto in salsa e ritmi latinoamericani. La storia? Un pretesto, come da noi ai tempi di In ginocchio da te. Con in più Ronda Haines (quella di Figli di un Dio minore) e un Kris Kristofferson redivivo come proprietario della scuola.
Charly Davis, astro nascente del pugilato, si fa convincere dal suo manager a perdere un match. Poi a metà incontro si ribella e vince.
In un college universitario, il paterno allenatore riesce a conciliare gli interessi della squadra di football con quelli del padrone (i dirigenti scolastici), portando i suoi ragazzi alla vittoria. Film mediocre ed edificante diretto con competenza nelle scene sportive. Suscitò scalpore per la scena in cui il giovane protagonista si sdraia di notte con tre compagni sulla striscia bianca di una strada ad alta velocità rischiando la morte. Un incidente mortale di cui fu vittima un ragazzo, presunto imitatore del film, e l'accesa polemica che ne seguì indussero la Disney a togliere la scena sul mercato nordamericano. Nell'edizione italiana la scena rimase, ma il film fu proibito ai minori di 14 anni.
Il giovane e talentuoso Youngblood sogna di scappare dalla fattoria paterna: la sua unica possibilità per riuscirci è sfondare nell'hockey su ghiaccio, facendosi notare dai talent scout della sua cittadina canadese. La svolta però è desiderio comune, la competizione è sfrenata e i mezzi per emergere non sempre leali. Contribuisce a complicare le cose la relazione tra Youngblood e la figlia del coach...
Ambientato tra il 1910 e il 1915, il film racconta le vicende del campione afroamericano Jack Jefferson, che consegue una serie di vittorie sul ring sconfiggendo avversari bianchi uno dopo l’altro. Presto la stampa e i razzisti caldeggiano la ricerca di una "grande speranza bianca", un pugile che possa sottrarre a Jefferson il titolo dei pesi massimi. Nel frattempo l’uomo ha iniziato una relazione con una donna bianca separata, Eleanor. Le autorità cospirano per incastrare Jack per il reato di rapporti sessuali illegali e metterlo così fuori gioco.
Per i giovani di una piccola città americana l'avvenire non si presenta molto brillante: o la fonderia locale, o la disoccupazione, salvo andarsene in tempo per cercare fortuna altrove. Il diciassettenne Stef Georgevic che in fonderia ha il padre, immigrato polacco e il fratello, pensa proprio alla terza soluzione, ma vuole uscirsene con una prospettiva concreta.
Il giorno in cui realizza la sua battuta numero 3000 Stan Ross pensa di essere entrato nella Hall of Fame del baseball. Ma dopo dieci anni Stan scopre che tre delle sue battute non erano valide. Così, ormai prossimo ai 50 anni, Stan decide di riprendere a giocare per conquistarsi il suo titolo di "Mr. 3000".