Agli inizi del XVII secolo, il ronin (un samurai senza padrone) Hanshiro Tsugumo, si presenta alle porte della casa Iyi. Chiede che, data sua disgrazia, gli sia concesso un luogo dove commettere suicidio rituale. Con l'intento di dissuaderlo, l'intendente gli narra di un altro ronin, presentatosi qualche tempo prima con la stessa richiesta. Ma un'altra verità si cela dietro la ritualità del samurai...
Piccola battona romana è derubata e quasi ammazzata da un rispettabile impiegato cui ha affidato tutti i suoi risparmi nella speranza di farsi sposare e rifarsi una vita. Nonostante la struttura rapsodica, l'arco narrativo è rigoroso e armonico, paragonabile a una sinfonia in cui i diversi tempi s'allacciano per convergere alla definizione della protagonista e del suo destino. Episodi memorabili: la villa di Nazzari, il pellegrinaggio al santuario del Divino Amore, l'ipnotizzatore nel cinema di periferia. Oscar per il miglior film straniero. 6 Nastri d'argento: produttore (De Laurentiis), regia, Masina, Marzi, musiche (N. Rota), scene (M. Chiari, M. Garbuglia). Fornì la base alla commedia musicale Sweet Charity e al film (1969) omonimo di Bob Fosse con Shirley MacLaine. Premio a Cannes per la Masina.
Il trentenne Chris Gardner, ragazzo padre, vive di stenti in un bagno della stazione ferroviaria di San Francisco col figlio piccolo. Deciso a diventare qualcuno, alla fine l'uomo riuscirà a ottenere fama e fortuna.
Siamo negli Stati Uniti, agli inizi del secolo. Bill, un bravo giovanotto, emigra da Chicago nel Midwest. Con lui viaggiano la sua fidanzata Abby con la sorellina. Trovato un impiego presso il ricco Chuck, Bill convince Abby a sposarlo per assicurare una vita agiata a tutti e tre, ma ben presto un'ingistificata gelosia rovina il rapporto tra i due sposi e la vita coniugale diventa un inferno.
Un sedicente medico e sua moglie vincono una grossa somma alla lotteria. Tanto basta per rovinare quel poco che resta del loro matrimonio. La donna, pur di non intaccare il gruzzolo, preferisce continuare a vivere in miseria e finisce così a essere uccisa dal marito il quale a sua volta...
Dal libro di Michael Cunningham, emergentissimo autore americano già insignito di Pulizter. Storia di tre donne legate dal romanzo “Mrs Dalloway” scritto da Virginia Woolf e letto dalle altre due con risultati devastanti.
La storia vera di Aileen Wuornos, una prostituta condannata a morte per sei omicidi e giustiziata in Florida nel 2002. La donna, si dichiarò colpevole, appellandosi però alla legittima difesa. I media americani la definirono "il primo serial killer donna" e la etichettarono come "mostro". Premessa: Charlize Theron merita, a meno di soprese clamorose, il premio quale migliore attrice della Berlinale. Perchè la sua è senz'altro una performance fisica che le deve essere costata non poco anche sul piano psicologico ma è soprattutto un esercizio acrobatico senza rete. Perché sarebbe bastato un nulla a lei, alla regista esordiente Patty Jenkins e alla co-star Christina Ricci per trasformare le vicende reali di questa coppia lesbica parzialmente on the road nelle gesta di due novelle Thelma e Louise del crimine.
Una coppia di americani si trova in Marocco quando la donna viene gravemente ferita da un colpo di fucile. A casa, intanto, la baby sitter dei loro figli porta illegalmente i bambini in Messico. In Giappone, la figlia dell'uomo che ha venduto il fucile di cui sopra si scontra violentemente col genitore.
Mike e Scott sono due ragazzi di strada. Mike, di estrazione sociale inferiore, soffre di narcolessia. Scott, di famiglia borghese perbene, prima accompagna Mike in un'infruttuosa ricerca della madre; poi rientra nei ranghi abbandonando l'amico.