Patrick Kenzie è un bostoniano da sempre e questo gli ha consetito di conoscere così tante persone da fargli decidere di divenire detective privato. Nella professione è aiutato dalla sua compagna Angie Gennaro. Un giorno i due giovani investigatori si vedono contattare perché coadiuvino la polizia nelle ricerche di Amanda, una bambina di quattro anni scomparsa recentemente. Non è però la poco affidabile e tossicodipendente madre Helene a cercarli ma gli zii della bambina. Nonostante la contrarietà del capo della polizia locale Jack Doyle i due si mettono all'opera coadiuvati da due poliziotti che Doyle assegna loro come aiutanti. L'indagine non è facile anche perché finirà con il mettere in gioco delle complesse scelte morali.

The Pusher, cioè chi spaccia o comunque commercia la droga, racconta le vicende, ingarbugliatissime, di un giovane commerciante di cocaina, che detto così può sembrare una cosa normale, se si osserva la faccenda dal punto di vista puramente commerciale. L'uomo è XXXX, cioè non ha un nome, ma una bella reputazione tra le canaglie par suo. Il giorno che decide di ritirarsi dagli affari e godersi la vita deve patteggiare con i suoi ex complici, che pretendono da lui alcune prestazioni extra prima di lasciare: rintracciare la figlia scomparsa e tossicodipendente di un boss, fare da intermediario tra un certo Duca e l'amico che gli ha chiesto i favori a proposito di una partita di droga contesa dai due bastardi. Facile a dirsi, in realtà una trappola per topi.

Il film parla della tenera e romantica storia d'amore tra Rohan ( #HrithikRoshan) doppiatore e Supriya ( #YamiGautam) impiegata, amante del ballo ed indipendente. I due sono affetti da cecità ma nonostante la loro disabilità si innamorano perdutamente e si sposano. Supriya è ua bellissima ragazza e viene presa di mira da due ragazzi del vicinato. Rohan riesce a difenderla ma una mattina, durante la sua assenza, i due malviventi entrano in casa della coppia e stuprano la donna. Un evento orrendo che ha una conclusione ancora più orrenda e terribile.

Ricattato da una banda di malviventi che gli hanno rapito la moglie, Vito Cipriani, il direttore di un carcere, deve liberare un detenuto. Ben presto però si accorge di essere solo una pedina di un gioco molto più grande (e più sporco) che coinvolge alcuni politici. Solidarizza così con il detenuto con l'aiuto del quale cerca di sbrogliare la matassa.

Texas, contea di Ruggsville, 18 maggio 1978. Sei mesi dopo gli eventi del primo film, lo sceriffo John Quincy Wydell e un manipolo di poliziotti circondano la fattoria dei Firefly, intenzionati a stanare la famiglia colpevole di decine di omicidi. Nello scontro a fuoco che segue Mother Firefly viene catturata mentre il figlio Rufus rimane ucciso. Solo Otis e Baby, riescono a fuggire mentre Tiny, fratello di Baby e Rufus, riesce a non farsi trovare dai poliziotti. Nella casa la polizia trova cadaveri fatti a pezzi sparsi un po’ ovunque, oltre a ritagli di giornale e diari fotografici che testimoniano le efferatezze compiute dai Firefly

Un militare appena uscito dal carcere in cui era rinchiuso per un eccesso di difesa, viene coinvolto nel dirottamento dell' aereo sul quale viaggiava insieme a pericolosi criminali che dovevano essere trasferiti in un altro carcere.

Una giovane donna convince il marito ad evadere di prigione, nonostante gli rimangano solo quattro mesi da scontare, per raggiungere il figlioletto affidato ad un'anziana coppia di coniugi. I due si impadroniscono poi di un'auto della polizia, prendendo in ostaggio l'autista. All'inseguimento della coppia si lanciano subito diverse pattuglie delle forze dell'ordine alle quali, via via, se ne aggiungono altre. Il gigantesco carosello viene seguito con emozione, per radio e per televisione, da migliaia di persone. La donna si sente un'eroina e convince il marito a non arrendersi.

I fratelli Ian e Terry, trovandosi in guai finanziari, chiedono dei soldi al loro ricco zio Howard, che offrirà il suo aiuto in cambio di un omicidio. L'attentanto riesce, ma i crescenti sensi di colpa e la depressione di Terry faranno precipitare gli eventi.

Dieci persone che non si conoscono vengono invitate in uno chalet di montagna e abbandonate senza collegamenti col mondo. Una volta arrivati, una voce misteriosa annuncia a loro i rispettivi crimini commessi in un passato più o meno remoto. Sulla tavola del salotto troneggia una scultura raffigurante dieci piccoli indiani. Da quel momento, gli inquilini vengono uccisi uno dopo l'altro seguendo il rituale dettato da una macabra filastrocca.

Zardoz è un'illusoria divinità di pietra volante grazie alla quale gli "Immortali", governando la violenza degli "Sterminatori", dominano Vortex con la sua popolazione di schiavi ed emarginati, unici esseri mortali rimasti nella società del 2293. Finché proprio uno "sterminatore", Zed, distrugge il sistema con ogni sorta di trasgressione: riesce a introdursi in Zardoz e quindi in Vortex, ridando così inizio alla vita umana secondo i cicli naturali.

Abbandonata dai genitori all'età di dodici anni, Molly prende la decisione seguente: frequentare di giorno una scuola assai esclusiva e prostituirsi di notte sui marciapiedi dell'Hollywood Boulevard. Sarà così una impeccabile e riservatissima allieva tutta acqua e sapone, che al calar del sole si trasforma in falena. Nel quartiere si aggira uno psicopatico, che accoltella di preferenza passeggiatrici giovanissime. Molly - ormai quindicenne - ne è terrorizzata, un travestito chiamato Mary la protegge, come pure un ex-caratterista del cinema, una vecchia controfigura che campa mascherata ed armata in stile western, mentre dei delitti si occupa, senza successo, la Polizia locale.

L'investigatore privato Philip Marlowe indaga su un caso di ricatto che coinvolge le due scatenate figlie di un ricco generale, un pornografo e un gangster.

A San Francisco uno psicoanalista di successo diventa vittima di un complotto macchinato da due sorelle che ha per posta un omicidio e per traguardo una grossa eredità. Primo film che ha la parola “analisi” nel titolo. Si cita Freud (il sogno dei fiori) e si ricalca Hitchcock (Vertigo), in un film manieristico e manierato che vanta contributi tecnici di prim'ordine (scene di Dean Tavoularis, fotografia di Jordan Cronenweth) e i suggestivi paesaggi di San Francisco. Il difetto è nella sceneggiatura di Wesley Strick.

Mentre pesca in riva a un lago, Fabio assiste per caso all'assassinio di una prostituta. Inseguito dall'omicida gli sfugge e, amante del quieto vivere, non denuncia i fatti. Ma proprio lo scaltro autore del delitto va alla polizia, facendo convergere i sospetti su Fabio il quale, colto dal panico, non fa che aggravare la sua posizione fino a subire una condanna a 24 anni di carcere.

Il killer George Gassot è evaso dalla prigione dove era rinchiuso. Sulle sue tracce si mette, come altre volte, il commissario Le Guen. I metodi spicci di quest'ultimo si scontrano con quelli più scientifici del nuovo direttore della polizia, Tellier, e la cosa va a tutto vantaggio di Gassot che accumula omicidi su omicidi. La situazione sembra così senza vie d'uscita, ma poi accade l'imprevedibile.